Editoriali
06 Febbraio 2024

L'arbitro è morto, e noi lo abbiamo ucciso

Requiem per un mestiere condannato dalla società contemporanea.

Alcuni anni fa, uno studio della London School of Economics arrivava alla conclusione che, nell’arco di un paio di decenni, il 56% dei lavori in Italia sarebbe potuto scomparire a causa dei progressi dell’automatizzazione. Dati più o meno confermati da una ricerca di McKinsey Global Institute, secondo la quale il 49% delle mansioni svolte attualmente nel mondo potrà «essere automatizzata quando le tecnologie “correntemente sviluppate” si saranno diffuse su scala globale». È il grande tema del rapporto tra uomo e tecnologia, questione essenziale e decisiva della nostra epoca. Muterà il lavoro e con esso i compiti richiesti al lavoratore, che sempre più dovrà integrarsi con gli sviluppi tecnologici.

Questo sta capitando e capiterà anche agli arbitri, ma è solo uno dei motivi per cui la figura del direttore di gara è entrata in una crisi profonda e irreversibile.

A monte di questa crisi sta molto altro: la sfiducia, più o meno paranoica, nei simboli dell’autorità tradizionale, alimentata da un certo (e ormai sdoganato) populismo che fa degli arbitri la causa di ogni male; l’ideologia della trasparenza, delle sale VAR a vista, simbolo della grande e ottusa illusione del nostro tempo, quella mania del controllo per cui pretendiamo di dover sapere e vedere ogni cosa – pena lo sprofondo in un vuoto gnostico e asfissiante, un terrorizzante abisso nevrotico in cui tutto potrebbe accadere come una trama oscura alle nostre spalle; infine l’ideologia di giustizia e verità, che le masse del calcio rivendicano rabbiosamente neanche si stesse parlando di una formula chimica, un processo giudiziario, un appalto pubblico.

Sì ma a tutto ciò manca, potrebbero obiettare in molti, il nocciolo della questione: se c’è una ‘questione arbitri’ è perché parliamo di una classe arbitrale inadeguata e discussa, con ombre di corruzioni e favoritismi come quelli recentemente svelati da Le iene. Bene, l’errore sta proprio qui, ed è di prospettiva: quella attuale probabilmente è la classe arbitrale più trasparente (in relativo) della storia del nostro calcio. Eppure, ci appare il contrario e la ‘questione arbitri’ è più presente che mai. Come è possibile tutto ciò?


Contrasti ULTRA

Dopo sette anni lanciamo la nostra sfida. E chiediamo il vostro sostegno per farlo. Contrasti ULTRA, il piano di abbonamenti della rivista, è lo sbocco naturale di un progetto che vuole svincolarsi dalle logiche dei trend topic e del clickbaiting, delle pubblicità invasive e degli investitori invadenti. Un progetto che vuole costruirsi un futuro solido e indipendente.

L'abbonamento darà accesso ai migliori articoli del sito e ad una newsletter settimanale di lotta, di visione e di governo. Il vostro sostegno, in questo grande passo, sarà decisivo: per continuare a rifiutare i compromessi, e percorrere fino alla fine questa strada - lunga, tortuosa, solitaria - che ci siamo scelti. Ora e sempre, il cuore resterà il nostro tamburo. Grazie.

Abbonati

Gruppo MAGOG

Andrea Antonioli

107 articoli
C’è sempre un’altra stagione
Editoriali
Andrea Antonioli
26 Agosto 2024

C’è sempre un’altra stagione

Contrasti ULTRA è pronto a ripartire.
Kylian Mbappé, la banlieue e l’Eliseo
Ultra
Andrea Antonioli
15 Marzo 2024

Kylian Mbappé, la banlieue e l’Eliseo

Chi è, da dove viene e cosa rappresenta il fenomeno francese.
José Mourinho è stato romanismo puro
Editoriali
Andrea Antonioli
19 Gennaio 2024

José Mourinho è stato romanismo puro

Cosa ha rappresentato Mourinho per la Roma e la Roma per Mourinho.

Ti potrebbe interessare

Ciao amore, ciao
Calcio
Luigi Fattore
02 Marzo 2018

Ciao amore, ciao

Un tradimento consumato, una storia d'amore finita. Metafora di un calcio ostaggio della scienza.
Gli arbitri hanno mai giocato a calcio?
Papelitos
Gianluca Palamidessi
27 Febbraio 2021

Gli arbitri hanno mai giocato a calcio?

Forse sì, in un tempo molto lontano.
Verratti, dall’abbecedario al metaverso
Papelitos
La Redazione
18 Febbraio 2022

Verratti, dall’abbecedario al metaverso

Il centrocampista azzurro ha acquistato l'isola che non c'è (letteralmente).
Il VAR ha ucciso l’epica
Papelitos
Andrea Antonioli
27 Novembre 2020

Il VAR ha ucciso l’epica

Cosa ne sarebbe stato del mito con la tecnologia?
Concetto Lo Bello: arbitro, magistrato e sacerdote
Ritratti
Graziano Berti
09 Settembre 2020

Concetto Lo Bello: arbitro, magistrato e sacerdote

Personalità istrionica e precursore, in tutti i sensi.