Un altro giornalismo sportivo è possibile: ma dobbiamo guadagnarcelo.
Sappiamo già cosa state per dire. Vi vediamo, ragazzi. “Perché continuate a dar loro spago?”. E allora, però: che tipo di giornalismo sportivo vi aspettate, o meglio vi meritate? Se davvero non stessimo qui, testardi come muli, a denunciare certe uscite ‘d’opinione’, con quale autorità e con quale faccia verremmo poi a proporvi pezzi di approfondimento, lavori che – nella peggiore delle ipotesi – hanno alle spalle settimane di studio e documentazione? A Cassano di quello che diciamo non fregherà nulla, sappiamo anche questo.
Ma voi, lettori ribelli e cari lettori, come potete girare il volto dall’altra parte di fronte a dichiarazioni simili? Come potete, rimanendo fedeli a voi stessi e al vostro spirito, porgere la guancia dell’indifferenza? Non vi rendete conto che è proprio questa indifferenza ad aver prodotto, negli anni, i Cassano, i Trevisani, le BoboTV e gli OCWSport? Non viviamo mica sulle nuvole, noi. Siamo qui, insieme a voi. Anche quando Cassano afferma (nell’ultima puntata della famigerata BoboTV, appunto) che
mentre Sarri ama il calcio e il suo mestiere, a Mourinho di quelli «non frega un cazzo».
Come è potuto accadere che un idiota come Cassano parlasse con questa nonchalance e a microfoni aperti di uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio? Sulla base di cosa Trevisani si è permesso, qualche giorno fa, di usare espressioni similmente audaci e di scherno nei confronti dell’allenatore portoghese? «Poi c’è chi va a vedere il palmares, ma non ci facciamo fregare perché uno sa lavorare, parlare e comunicare di calcio, Mourinho è solo cinema», ha continuato il genio. Davvero, fermatelo. Toglietegli il microfono, fate qualcosa. Che epoca triste e miseranda, quella che elegge sul manto della notorietà non chi studia ed è competente, ma chi la spara più grossa. Che razza di gara è mai questa?
Quale anima perversa deve avere, uno come Cassano, per continuare ad esporsi in questo modo al pubblico ludibrio? Siamo arrivati alla follia più totale: lo stesso che parlando di Ancelotti ne elogiava il ‘culo’, ora contesta Mourinho al di là del Palmares. Certo, come no. Dove stiamo andando? Dove è finito il buon senso, dove l’educazione – anche nell’esprimere un’opinione evidentemente folle. «Se il Real Madrid è interessato a parlare di calcio non lo chiama, se la San Martinese vuole fare il calcio alla carlona allora lo può chiamare». Antonio Cassano su José Mourinho. Se non ci fosse da piangere, rideremmo allegramente.