Una squadra forte tecnicamente e ancor più mentalmente.
Se ieri sera la gran parte del mondo calciofilo guardava – perché no, anche sul trespolo, vero Antonio? – con grande interesse alla sfida tra Juventus e Genoa (finita 2-1 tra mille polemiche come al solito), almeno una buona porzione di Penisola scrutava all’Isola che (non) c’è: il Cagliari dei baldi Giulini-Maran. Il primo, presidente avvocato dei diavoli di Curva – quelli “razzisti”, tanto per intenderci, o presunti tali -; il secondo, allenatore esperto e già autore di un miracolo nel recente passato: aver fatto giocare se non bene almeno decentemente il Chievo Verona.
Difesa dal mare, staccata dallo Stivale, la Sardegna è Italia fino a un certo punto. Lo sanno i sardi, specie unica, particolarissima, intoccabile, testarda, tosta. Lo sa bene il Cagliari, che tra quelle “di sopra”, visto che ora ci si trova con tutte le scarpe, sarà la meno aiutata. Certo è che, con questa VAR, non ci si capisce più niente. E allora vai a parlare di aiuti e aiutini. Al di là di Juve v Genoa, assolutamente scandaloso l’arbitraggio in Napoli v Atalanta – con Carlo Ancelotti espulso in una scena, a dirla tutta, davvero pietosa – e in Udinese v Roma, con l’espulsione di Fazio che, per merito di Fonseca e i suoi, non è costata alcunché, anzi. E insieme alle romane e al Napoli, c’è il Cagliari.
La Sardegna Arena è stata costruita per stagioni come questa. Ne siamo convinti. Già lo scorso anno, al Cagliari, mancava poco per avere una squadra da sesto/settimo posto. Quest’anno, vuoi per i buoni risultati in serie, vuoi per l’innesto di qualità (chiamato, a seconda delle circostanze, Rog, Simeone, Pellegrini), vuoi soprattutto per l’acquisto di alcuni elementi di grande personalità come Nandez e Nainggolan – ma lo stesso ritorno di Castro vale come un acquisto, e aspettiamo Pavoletti per il gran finale – la musica è davvero quella delle arie più belle. E se il presidente giura di non aver ancora visto la classifica, noi giuriamo di volercela gustare finché dura. Abbiamo chiesto per anni un campionato equilibrato. Il tabellone al momento dice: Juve 26, Inter 25, Atalanta 21, Roma 19, Lazio-Napoli-Cagliari 18. Al contrario di Giulini abbiamo visto la classifica. E ci piace da matti.