Calcio
13 Marzo 2023

Di Canio: "Inzaghi non è un grande allenatore"

A partire dalla comunicazione, ha detto l'opinionista a Sky Calcio Club.

Mentre tra l’imbarazzo generale Beppe Bergomi eludendo la domanda sulle difficoltà dell’Inter parlava con toni da vero tifoso bauscia (“ora le critiche fanno male. Bisogna rimanere uniti fino a fine stagione”), Paolo Di Canio (critico nei confronti di Inzaghi) riportava un po’ di lucidità al tavolo del Club condotto da Fabio Caressa su Sky Sport ieri sera. L’analisi di Di Canio parte dalla comunicazione di Simone Inzaghi. «Prima di sentire le sue parole in conferenza dopo la Supercoppa vinta, mi sono detto: avrà imparato. Dirà “abbiamo vinto, bellissimo derby, un’altra coppa a casa, bravi i ragazzi: da questo momento pensiamo alla prossima partita tra quattro giorni perché è importantissima”».

Come forse ricorderete, invece, e come Di Canio puntualizza subito dopo, Inzaghi in quel post-partita rivendicherà (comprensibilmente, ci mancherebbe) di aver vinto un trofeo importante in un derby, cosa che non accadeva da tanti anni: è in questo atteggiamento, in questo togliersi il sassolino dalla scarpa anziché far rimanere la squadra sul pezzo, che secondo Di Canio si cela il vero problema di mentalità dell’Inter – mai così fragile come in questa stagione.



Lo ha ricordato anche Garanzini su La Stampa all’indomani della sconfitta contro lo Spezia al Picco: anche in caso di qualificazione [ai quarti] Inzaghi potrebbe tornare in discussione già domenica prossima contro la Juve, perché 8 sconfitte in campionato non sono tante, sono troppe. Inzaghi è certamente un allenatore da Coppe, e il suo palmarès è lì a dimostrarlo. Meno, parecchio meno da campionato. In termini ciclistici si direbbe che è un corridore da grandi classiche: non da grandi giri. Di Canio ha invece condotto le proprie riflessioni all’unica radicale ma anche seria e giusta diagnosi (almeno a nostro avviso):

«Inzaghi ha una comunicazione non da grande allenatore per grande piazza. Uno che si deve togliere il sassolino dalla scarpa dopo la Supercoppa e deve giocare un intero campionato non è un grande allenatore. Questo è il mio punto di vista».

Paolo Tomaselli sul Corriere della sera si è espresso con parole simili. Magari non così corsare come Di Canio – che avrà mille difetti ma su questo aspetto è una splendida eccezione nel panorama – ma comunque sufficientemente decise: Nessuno sa più qual è la vera Inter, nemmeno il suo allenatore Simone Inzaghi, quasi sotto choc dopo la sconfitta di venerdì a La Spezia. E questo è il problema principale. Soprattutto, però, “se servono così tante bacchettate per apprendere una lezione, vuol dire che i confronti post-partita — l’ennesimo [ieri] ad Appiano — lasciano le cose intatte: si potrebbe così cristallizzare l’idea che l’allenatore non abbia presa sulla squadra, ormai in una sorta di autogestione, almeno a livello di motivazioni”. Un’idea tutt’altro che infondata, aggiungiamo noi. Al punto che è diventato più difficile dimostrare il contrario.

SUPPORTA !

Ormai da anni rappresentiamo un’alternativa nella narrazione sportiva italiana: qualcosa che prima non c’era, e dopo di noi forse non ci sarà. In questo periodo abbiamo offerto contenuti accessibili a tutti non chiedendo nulla a nessuno, tantomeno ai lettori. Adesso però il nostro è diventato un lavoro quotidiano, dalla prima rassegna stampa della mattina all’ultima notizia della sera. Tutto ciò ha un costo. Perché la libertà, prima di tutto, ha un costo.

Se ritenete che Contrasti sia un modello virtuoso, un punto di riferimento o semplicemente un coro necessario nell'arena sportiva (anche quando non siete d’accordo), sosteneteci: una piccola donazione per noi significa molto, innanzitutto il riconoscimento del lavoro di una redazione che di compromessi, nella vita, ne vuole fare il meno possibile. Ora e sempre, il cuore resterà il nostro tamburo.

Sostieni

Gruppo MAGOG

La Redazione

83 articoli
Kvaratskhelia e il calcio bambino
Papelitos
La Redazione
12 Marzo 2023

Kvaratskhelia e il calcio bambino

Il gol contro l'Atalanta ci riporta in un'altra dimensione.
Il Real Madrid è Tradizione, il resto è noia
Papelitos
La Redazione
22 Febbraio 2023

Il Real Madrid è Tradizione, il resto è noia

Nel nome di Eupalla, e dello Spirito Blanco.
Alex Del Piero, di Tommaso Labranca
Altro
La Redazione
17 Febbraio 2023

Alex Del Piero, di Tommaso Labranca

Omaggio al maestro del trash, dall'ultimo libro di GOG Edizioni.

Promozioni

Con almeno due libri acquistati, un manifesto in omaggio

Spedizione gratuita per ordini superiori a 50€

Ti potrebbe interessare

Lumini a San Siro
Critica
Lorenzo Ottone
03 Marzo 2023

Lumini a San Siro

A nessuno frega più niente del patrimonio culturale italiano. Neanche agli italiani.
Non saranno i playoff a salvare la Serie A
Calcio
Michelangelo Freda
25 Gennaio 2022

Non saranno i playoff a salvare la Serie A

L'ennesima pezza per coprire il buco.
Il Milan non è più forte ma merita lo Scudetto
Italia
Gianluca Palamidessi
15 Maggio 2022

Il Milan non è più forte ma merita lo Scudetto

Siamo a novanta minuti da un miracolo sportivo.
Il Napoli di Spalletti è totalizzante
Calcio
Marco Armocida
06 Novembre 2022

Il Napoli di Spalletti è totalizzante

Una nuova bellezza: razionale, efficace, consapevole.
Finalmente l’Inter, anche in campionato
Italia
Vito Alberto Amendolara
05 Gennaio 2023

Finalmente l’Inter, anche in campionato

Inter e Napoli si scambiano certezze.