Un'ottima operazione di marketing per una scuderia in difficoltà.
L’avevamo salutato a fine 2018 con la consapevolezza che sarebbe stato un arrivederci e non un addio. L’abbiamo chiamato – tra il serio e il faceto vista la latitanza di squadre pronte ad affidargli un volante – dopo la sua deludente partecipazione alla Dakar 2020 e lui non ha tardato a rispondere: Fernando Alonso tornerà a schierarsi nella griglia di Formula 1 a partire dalla stagione 2021.
E sarà un ritorno in famiglia visto che vestirà i colori Renault, gli stessi con cui ha conquistato i suoi 2 titoli Mondiali. Ma questa operazione nostalgia ha fondamenti tecnici o è marketing? Se sulla velocità del 39enne pilota spagnolo non c’è nessun dubbio – il suo valore è ancora potenzialmente da vertici della classifica – rimane da capire che Formula 1 troverà Fernando.
Da quando se n’è andato, la Honda – quella che per lui era un “GP2 engine” – con Red Bull ha fatto passi da gigante, è tornata non solo sul podio ma è tornata a vincere Gran Premi con Max Verstappen. Mercedes rimane lassù, una freccia che da argento è diventata nera arcobaleno ma che continua a vincere (quasi) indisturbata.
L’epica di Fernando Alonso con la tuta Renault
Sempre aspettando i veri valori in campo di questo 2020. Ferrari è partita male, ma verosimilmente riuscirà a recuperare almeno per competere con Red Bull nella classifica Costruttori. E poi ci sono alcuni team satellite come Force India e AlphaTauri che stanno concretizzando risultati importanti, come McLaren che dal 2021 godrà della motorizzazione Mercedes e di una coppia di piloti iper-competitiva.
Alonso rientra con la casa della Losanga che confrontata agli avversari non gode di ottima salute. Al netto delle vicende finanziarie del gruppo aziendale, la squadra corse ufficiale non riesce a portare in pista una vettura competitiva da molte stagioni, i tanto agognati guadagni della classifica Costruttori non arrivano e l’orizzonte non lascia molto spazio all’ottimismo: le power-unit Renault non le vuole più nessuno e anche questo andrà a influire negativamente nelle casse del team. In più, con l’ingaggio di Ocon quest’anno e quello di Alonso nel 2021 restano ai box i giovani della Renault Sport Academy come Zhou, Lundgaard e Abiteboul. Evidentemente meglio un usato sicuro che un giovane rampante del proprio vivaio viste le poche certezze tecniche.
Insomma l’operazione Alonso-2021 è un romantico ritorno di un campione iconico che sembra ancora affamato; e un’operazione di marketing che potrà permettere a Renault di presentarsi agli investitori con un maggiore credibilità. Sarà in grado Fernando di caricarsi le sorti della squadra sulle spalle?
Il viaggio di Terruzzi nella psiche tormentata del pilota brasiliano è un'occasione imperdibile per coglierne la disturbata personalità e il suo perenne senso di colpa legato alle ingiustizie sociali del Brasile.