Motori
05 Giugno 2024

Con Marquez la Ducati si consacra

Nel 2025 il dream team che scalda già gli appassionati.

Ducati Corse ha ufficializzato la notizia che ormai da giorni, finito il Gran Premio del Mugello, era sulla bocca di tutti: Marc Marquez sarà un pilota ufficiale e vestirà di rosso dalla stagione 2025. Lo spagnolo ha firmato un biennale che lo vedrà affiancare il campione del mondo Pecco Bagnaia dalla prossima stagione. Diventa dunque realtà uno dei temi che ha contribuito a scaldare, fin dall’inizio, l’entusiasmante stagione di MotoGP in corso.

Marquez, il pilota più veloce, scorretto, agonisticamente indiavolato, ma soprattutto il più odiato dai tifosi italiani, salirà in sella alla moto ufficiale Ducati.

Lui che fin dal suo debutto è stato l’incubo degli italiani e di Rossi, l’unico che ha messo davvero in difficoltà “il Dottore” in termini sportivi ma soprattutto personali e psicologici, andrà ad affiancare il fiore all’occhiello della VR46 Academy, quel Pecco Bagnaia cresciuto nella cantera fondata da Valentino. Non possiamo far altro che sperare in una sfida e un duello tra compagni di squadra degno dell’epica delle corse, e siamo sicuri che lo sarà. Nello sport e in particolare nelle corse non esistono buoni e cattivi, esiste il combattere e vincere, bene e male sono concetti che si confondono quando si è con il coltello tra i denti e in palio c’è la gloria. Chissà se questa sarà anche l’occasione per Rossi e Marquez di fare pace e riportare MM93 al Ranch.

Per la squadra bolognese, di proprietà Audi, il fenomeno spagnolo rappresenta un’opportunità tecnica unica, ma anche una grossa aggiunta dal punto di vista del valore complessivo del marchio. Per un genio dell’ingegneria come Gigi Dall’Igna sarà estremamente stimolante e motivante lavorare con un pilota come Marc Marquez: soprattutto, di questo sono fatte le corse e il motorsport. L’amministratore delegato Claudio Domenicali, con Tardozzi, Grassilli, lo stesso Dall’Igna e tutto il team factory sono stati messi alle strette proprio da Marc Marquez che, alla vigilia del Mugello, aveva escluso l’opzione moto ufficiale nel team Pramac, soluzione che era nei piani Ducati per accontentare tutti e tenersi Jorge Martin.



Una strategia che ha pagato da parte del 93, consapevole che mettendo gli uomini di Borgo Panigale di fronte a un aut aut non avrebbero potuto non scegliere lui. Perchè è il pilota più completo, più maturo, forse ancora più veloce in termini di potenziale, un otto volte campione del mondo pronto a rimettersi in gioco per vincere, motivo in più per toglierlo alla concorrenza. E se vogliamo aggiungerci un clichè del marketing, che è quello che fa più discutere, il connubio perfetto con il n.1 del momento, giovane, italiano, cresciuto in casa e ora punto di riferimento della MotoGP.

«Ducati Corse è lieta di annunciare di aver raggiunto un accordo con Marc Marquez per i prossimi due anni», rende noto la Casa di Borgo Panigale che pubblica così l’ingaggio del fenomeno spagnolo. «Al termine della stagione attuale che lo vede in sella alla Desmosedici GP del team Gresini Racing MotoGP, l’otto volte Campione del Mondo (31 anni) si unirà al Ducati Lenovo Team al fianco di Francesco Bagnaia, dove guiderà la rossa della squadra di Borgo Panigale fino al 2026».

Dall’anno prossimo la Rossa farà il passo definitivo per diventare la casa costruttrice di riferimento nel motomondiale. Come detto da Claudio Domenicali al Mugello, sono cambiati i tempi, sono lontani i periodi in cui Ducati faticava a trovare e trattenere dei piloti di alto livello, in cui si vinceva sì ma i rapporti di forza erano dominati dagli storici marchi giapponesi. Ora i piloti vogliono le Desmosedici GP, oggi i campioni desiderano la Ducati per vincere. Oggi l’asse del motociclismo si è ufficialmente spostato, dal Giappone all’Europa, in particolare in Italia, e Ducati con l’ingaggio di Marquez lo sentenzia.

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