La Redazione
76 articoli

Calcio
La Redazione
22 Ottobre 2023
In Europa non si dribbla più
E in Spagna se ne parla con una certa insistenza.


Promozioni

Con almeno due libri acquistati, un manifesto in omaggio

Ci sono cose che non si possono comprare, esclamava una celebre réclame. Una di queste, a quanto pare, è l’amore dei tifosi per una società di calcio. Non, si badi bene, per il nome e la sua storia, i suoi colori e l’appartenenza alla terra, ma per la società, per chi in un dato momento controlla quei colori, quella storia, quel nome e quella terra con la legge di mammona. Solo che a Marsiglia le dirigenze cambiano, gli allenatori pure (21 solo nel XXI secolo, il numero più alto in Ligue 1 nel periodo) e i tifosi rimangono in guerra con la società, oggi rappresentata dal giovanissimo presidente Longoria.
In Francia è da almeno una settimana che ci si interroga sulle cause profonde di questa crisi, che sta diventando ingestibile. O perlomeno, così è stato per Marcelino, allenatore ingaggiato dopo l’addio di Tudor – epurato dopo una stagione –, dopo appena cinque giornate di campionato. Le motivazioni? Secondo un’esclusiva riportata da RMC Sports, Marcelino si sarebbe dimesso già prima di Marsiglia-Tolosa (0-0, 17 settembre) ma le sue dimissioni sarebbero state respinte dal patron Longoria.
Dopo la riunione svoltasi lunedì 19 settembre con i volti più rappresentativi del movimento Ultras marsigliese, Marcelino e lo staff avrebbero salutato tutti in quanto «manca[va]no le condizioni per andare avanti e lavorare serenamente». Due giorni dopo, un comunicato ufficiale dell’OM schiariva le nubi del gossip nazionale, ma insieme rialimentava il caso a 24 ore dall’esordio europeo dei francesi contro l’Ajax:
«La minaccia di una guerra [sic] è stata lanciata lunedì dalle associazioni dei sostenitori dell’OM nei confronti della dirigenza. La direzione dell’OM non può accettare minacce personali. I membri non possono tollerare attacchi personali e ogni forma di diffamazione pubblica. Un rapporto basato sull’intimidazione non può garantire condizioni minime accettabili affinché la dirigenza del club possa continuare a investire nella trasformazione dell’OM». È un comunicato dai toni duri e decisi, ma per Liberation (hai capito i francesi!?) si tratta di «una difesa relativamente timida […]