Prosegue il circo occidentale sul mondiale qatariota.
Vi avevamo avvertiti: questo Mondiale ci avrebbe regalato grandi cose. D’altra parte l’ipocrisia occidentale che ha accompagnato in questi anni (sembrano secoli) l’avvicinamento al mondiale ci aveva già ampiamente divertito. La notizia del giorno è che la famiglia reale del Qatar, in seguito a forti pressioni sulla FIFA, avrebbe vinto la propria battaglia sul divieto di vendita di alcolici in tutti gli stadi della Coppa del Mondo. Un grande successo dunque per gli organizzatori e l’Islam tutto – altro che la moribonda Europa, Ratzinger docet! –, e un terribile guaio per la FIFA, che adesso dovrà vedersela con la Budweiser, uno dei principali sponsor del torneo nonché noto marchio di birra americana.
L’azienda (che paga 75 milioni di dollari alla FIFA come sponsor) ha dichiarato di non essere stata informata delle (eventuali) modifiche dalla FIFA fino a sabato scorso: la Budweiser si era detta disposta a collaborare con il massimo organo del calcio mondiale disponendo i punti vendita nei luoghi indicati dal governo (a debita distanza dagli impianti, certo, ma pur sempre presenti).
Tra l’altro la Bud era già stata penalizzata a priori da una curiosa normativa dettata dagli organizzatori: nella Fan-Zone, il villaggio dedicato ai tifosi (quali? quelli finto-asiatico-pakistani?), si potranno bere solo quattro birre a testa per evitare che la situazione sfugga eccessivamente di mano. Chi andrà troppo in là con il tasso alcolico, sarà portato in una “zona speciale” per smaltire la sbornia – tutto davvero troppo geniale per non essere ammirato.
Intanto la FIFA ha comunicato: «a seguito di discussioni tra le autorità del paese ospitante e la FIFA, è stata presa la decisione di concentrare la vendita di bevande alcoliche nei FIFA-Fan-Festival e luoghi autorizzati [quali?, ndr], rimuovendo i punti vendita di birra dai perimetri dello stadio della Coppa del Mondo FIFA 2022 del Qatar». La guerra tra la Bud e la FIFA, credeteci, è appena all’inizio: tra i due litiganti (occidentali) comunque a godere è sempre e solo il Qatar.