Una norma che segna un precedente per il calcio italiano.
La Serie A si è mossa a favore della Sampdoria, e lo ha fatto con una norma ad hoc. Questa la notizia rilanciata dal quotidiano Repubblica, che ha riportato quanto deliberato nell’ultima Assemblea di Serie A. I club, riunitosi a Roma mercoledì 24 maggio, hanno infatti approvato una norma che, per le squadre retrocesse in Serie B, concede l’anticipo del 40% sull’ormai celebre paracadute.
Un intervento che fa sorridere e non poco la Sampdoria: significa infatti che il club blucerchiato, su un totale di 25 milioni, potrà incassare un anticipo di 10 milioni. Un aiuto mica da poco (e già disponibile dalle prossime ore) considerato che il club dovrà saldare, entro il 30 maggio, circa 13 milioni di euro di stipendi arretrati ai calciatori tesserati e a quelli partiti dopo la fine di gennaio. Altri 7 milioni dovranno poi essere bonificati ai giocatori (mensilità aprile-maggio) entro il 20 giugno.
Una vera e propria norma “salva Sampdoria”, considerata la condizione economico-finanziaria del club e anche le modalità di iscrizione al prossimo campionato. Parliamo infatti di una decisione che scavalca l’Articolo 18 della Lega Serie A, in cui viene specificato a chi è destinato il paracadute: alle sole squadre retrocesse e che conseguono l’iscrizione al campionato di Serie B.
“Paracadute retrocesse”: nell’ambito della mutualità verso le categorie inferiori, è il totale delle quote attribuite ai club che retrocedono in Serie B al termine di ciascuna stagione sportiva (con espressa esclusione delle “Società retrocesse per decisione della Giustizia Sportiva”), a condizione che gli stessi siano ammessi e partecipino effettivamente al campionato di Serie B della stagione successiva a quella in cui è maturata la retrocessione dalla Serie A.
Certo, non è questo anticipo che consente la sopravvivenza alla Sampdoria. Basti pensare che, nei documenti del tribunale, la rilevanza dell’esposizione debitoria complessiva è pari a circa 200 milioni di euro. Per questo si parlava di fallimento: perché, allo stato delle cose, era impossibile che il club riuscisse ad iscriversi senza intoppi al campionato di Serie B 2023/24 – e quindi ad ottenere il paracadute.
Una norma politica voluta fortemente dal presidente della Lega di Serie A Lorenzo Casini. Il sostegno di Ferrero, d’altronde, negli anni passati è stato importante per gli organi federali, e così si è scelto di venire in soccorso della proprietà e di un club storico, patrimonio del nostro calcio. Il problema sta però nella disparità di trattamento che questa decisione (autonoma) della Lega di Serie A ha segnato rispetto a quanto succede in altre leghe, con decine di club scomparsi dai radar e dal calcio professionistico senza poter usufruire di qualsivoglia genere di anticipo su paracaduti o norme affini (regola under).
Il tutto con una semplice votazione dell’Assemblea del massimo campionato, che come detto segna un precedente e anche un’eccezione legislastiva per il calcio italiano.
L’avvocato Romei, che cura gli interessi della Sampdoria, regista dell’emendamento, è parso a dir poco soddisfatto: “Non posso dirvi niente per scaramanzia ma abbiamo trovato una soluzione“. Ed ecco che, proprio con la soluzione, si spiegherebbe il comportamento della Lega di Serie A. Da tempo si parla infatti dell’interessamento di Barnaba, proprietario del Lille, e di Andrea Radrizzani, proprietario del Leeds. E allora non è un caso che, a distanza di poche ore dalla pubblicazione della norma salva Sampdoria, dalla Francia sia arrivata un’indiscrezione.
Secondo L’Équipe il Qatar Sports Investments, società che possiede il PSG, vuole accelerare gli investimenti nel mondo del calcio e avrebbe puntato proprio la Sampdoria. Il modello sarebbe quello del City Group a Palermo, per cui il QSI non acquisirebbe da solo il club ma entrerebbe investendo nella nuova proprietà targata Radrizzani-Manfredi.
Come detto da un manager del Qatar Sports Investment raggiunto dal Secolo XIX: «Il Qsi sta portando avanti da qualche tempo un progetto di crescita. Lo stiamo facendo nel calcio, seguendo quel concetto di multiproprietà network sempre più diffuso. Siamo entrati recentemente nel Braga, acquisendone circa il 22%. Confermo la notizia delle ultime ore e cioè che siamo vicini a entrare nel Santos, in Brasile. Da un po’ stiamo seguendo il Malaga, in Spagna. Radrizzani e Al-Khelaifi sono molto amici.
Andrea gli ha parlato della Sampdoria e stiamo valutando, se sarà lui a rilevarla, le opportunità di investimento nel club. In sinergia con Gestio Capital e Aser Ventures».
Ecco spiegato, insomma, il perché della norma ad hoc deliberata dalla Lega di Serie A. L’obiettivo concreto è quello di salvare la Sampdoria, e di traghettarla ad una nuova proprietà forte che la riassesti e la rilanci. Proprietà che certo dovrebbe ripagare i debiti, ma che potrebbe farlo partendo dalla Serie B, anziché dai dilettanti, e dall’incasso del paracadute. Mica poco. Soprattutto, un privilegio mai concesso a nessun altro.
Aggiornamento: All’alba di sabato 27 maggio 2023, è stata confermata la notizia della vendita del club alla coppia Radrizzani–Manfredi. Il passaggio di proprietà verrà formalizzato nell’assemblea riunita in seconda convocazione nella giornata di lunedì, 29 maggio, e le quote della società passeranno al fondo Gestio Capital, che ha fatto da asset manager dell’intera operazione, insieme ad Aser e QSI come investitori.