Critica
13 Gennaio 2018

Scusi Caressa, chi ha fatto palo?

Dalla prosa poetica post-moderna di Tuttosport al solito Fabio Caressa nazionale.

Basta un giorno di Tuttosport per risollevarsi il morale. Potete anche estrarlo a sorte e non vi sbaglierete in nessun caso perché le emozioni sono garantite. E chi dalla fortuna si è visto assegnare l’edizione di venerdì 12 gennaio ha trovato del materiale difficile da dimenticare. A partire dal commento di Guido Vaciago sul calciomercato della Juventus e sul modo in viene organizzato e condotto:

Il segreto della dirigenza della Juventus è guardare sempre almeno un anno avanti. Una macchina del tempo mentale che previene i problemi, iniziando a cercare le soluzioni quando costano meno.

Ecco il primo tocco di classe, in puro stile Tuttosport: la Macchina del Tempo Mentale. Un marchingegno che il quotidiano torinese dovrebbe affrettarsi a brevettare prima che altri rubino l’idea.

.

.
A dire il vero, Tuttosport dovrebbe brevettare anche qualcos’altro. Per esempio, la punteggiatura di Antonio Milone, altro cronista che si occupa di cose juventine. Sempre nell’edizione del 12 gennaio Milone ha firmato un articolo su Emre Çan, col seguente incipit:

Chissà se, comunque, per lui sarà una giornata differente, a 48 ore da Manchester City-Liverpool.

Firmato: Antonio, Milone. L’articolo conteneva almeno altri due passaggi veramente notevoli. Il primo recitava:

(…) altri nomi per la mediana possono decollare a breve ma con vista su giugno.

E qui non è più una questione di punteggiatura ma di prosa post-moderna, fatta di parole che s’incastrano senza un minimo nesso semantico, senza cura alcuna per la costruzione d’un senso compiuto. Basta sezionare la frase in segmenti. A partire dal nome. Cosa fa un nome? Denomina? Identifica? No, secondo Milone un nome decolla. E già è traumatico sapere che i nomi decollino come fossero degli elicotteri o dei tappi di spumante, ma ancor di più si rimane disorientati nello scoprire che quel nome decolli (e a breve) “con vista” su qualcosa. E verso quale orizzonte, verso quale paesaggio ameno si proietta quella vista? Risposta: su giugno. Ancor più sapida la chiusura del pezzo:

Nell’attesa il mercato giovani della Juventus fermenta ch’è un piacere…

Chiuso proprio così, con quei puntini di sospensione che rimandano a chissà quale verità da scoprire.

.

In realtà il rimando era al vero principe della prosa post-moderna: Marco Bonetto. Che sul tema è un’autorità di livello internazionale. Intanto che Vaciago e Milone si sforzavano d’imitarne lo stile nel segmento del giornale dedicato alla Juventus, lui continuava a dimostrarsi ineguagliabile nella sezione dedicata al Torino. Così egli ha descritto l’atteggiamento del direttore sportivo torinista Gianluca Petrachi rispetto al calciomercato:

Petrachi è lì, pronto a balzare sulla preda. Da Dzemaili in poi, aspetta solo che la natura del tempo segua il suo corso e produca reazioni con l’effetto domino.

Provate a metterla in versi:

.

La natura del tempo
segua il suo corso
e produca reazioni
con l’effetto domino

.

E adesso mettete a paragone i versi appena citati coi seguenti:

.

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
 ed è subito sera

.

E dopo aver fatto la comparazione, spiegatemi cos’abbia Marco Bonetto meno di Salvatore Quasimodo.

.

.

Al 63′ di Fiorentina-Inter qualcuno ha visto colpire un palo alla squadra viola. È accaduto su Sky Sport, e il visionario è stato Fabio Caressa. Per tutto il resto del mondo era stata soltanto una parata di Handanovic su un cross di Chiesa maldestramente deviato da Skriniar. Pure per Beppe Bergomi, che ormai a Caressa fa da badante e imbarazzato gli ha chiesto: “Ma tu hai visto palo?”. Certo che sì, ha ribadito lui. Poi è passato il replay. E ha smerdato Caressa, che però non s’è scomposto più di tanto. Ormai ci ha fatto l’abitudine.

 

https://www.youtube.com/watch?v=b5HPtDTJp8I&feature=youtu.be

SUPPORTA !

Ormai da anni rappresentiamo un’alternativa nella narrazione sportiva italiana: qualcosa che prima non c’era, e dopo di noi forse non ci sarà. In questo periodo abbiamo offerto contenuti accessibili a tutti non chiedendo nulla a nessuno, tantomeno ai lettori. Adesso però il nostro è diventato un lavoro quotidiano, dalla prima rassegna stampa della mattina all’ultima notizia della sera. Tutto ciò ha un costo. Perché la libertà, prima di tutto, ha un costo.

Se ritenete che Contrasti sia un modello virtuoso, un punto di riferimento o semplicemente un coro necessario nell'arena sportiva (anche quando non siete d’accordo), sosteneteci: una piccola donazione per noi significa molto, innanzitutto il riconoscimento del lavoro di una redazione che di compromessi, nella vita, ne vuole fare il meno possibile. Ora e sempre, il cuore resterà il nostro tamburo.

Sostieni

Gruppo MAGOG

Pippo Russo

24 articoli
La sensazione del remix invasivo abbastanza esondante
Critica
Pippo Russo
02 Ottobre 2018

La sensazione del remix invasivo abbastanza esondante

Dalla Gazzetta a Sky Sport, come se non ci fossimo mai lasciati.
Ringraziate Sky per non farvi pagare ciò che non avete chiesto
Critica
Pippo Russo
04 Aprile 2018

Ringraziate Sky per non farvi pagare ciò che non avete chiesto

Offerte da strapparsi i capelli e regali di Pasqua.
Voi che sarete stati contemporanei di Daniele Adani
Critica
Pippo Russo
28 Febbraio 2018

Voi che sarete stati contemporanei di Daniele Adani

E ancora non ve ne rendete conto.

Promozioni

Con almeno due libri acquistati, un manifesto in omaggio

Spedizione gratuita per ordini superiori a 50€

Ti potrebbe interessare

Paolo Di Canio, sacerdote della Premier League
Calcio
Gianluca Palamidessi
04 Gennaio 2019

Paolo Di Canio, sacerdote della Premier League

Lo spettacolo nello spettacolo.
La Bobo TV in Rai pugnala alle spalle il giornalismo sportivo
Critica
Gianluca Palamidessi
21 Ottobre 2022

La Bobo TV in Rai pugnala alle spalle il giornalismo sportivo

Se il servizio pubblico diventa un affronto alla nostra intelligenza.
L’intervistatore sponsor
Critica
Pippo Russo
31 Ottobre 2017

L’intervistatore sponsor

Nuove frontiere del giornalismo in Gazzetta: l'intervistatore-sponsor.
L’umiltà di essere grandi
Papelitos
Gianluca Palamidessi
02 Dicembre 2017

L’umiltà di essere grandi

Napoli-Juventus, o "l'arte di saper vincere".
Un direttore operaio, anarchico e conservatore
Interviste
Andrea Antonioli
15 Febbraio 2021

Un direttore operaio, anarchico e conservatore

Chiacchierata d'altri tempi (e in libertà) con Italo Cucci.