Interviste
21 Novembre 2021

The TED Inside: tifare Roma uccide

Il vero tifoso non vince mai.

The TED inside è probabilmente la miglior pagina (shitposting ma non solo) esistente su Facebook. L’idea che la anima alla base è assolutamente geniale, perché semplice e genuina: vomitare in un post più o meno lungo la propria stanchezza esistenziale quotidiana, specchio fedele delle imprese sportive della propria squadra del cuore.

Non ti chiederò chi è il ragazzo fragile che si nasconde dietro al personaggio social di TED, perché sarebbe un po’ come togliere la maschera ai Daft Punk, ma almeno quando e perché è nata questa idea puoi raccontarcelo?

Ok penso di potercela fare praticamente è un po’ tutta la vita che mi sento sconfitto avvilito depresso morto dentro e incapace di affrontare qualsivoglia prova l’esistenza mi metta di fronte e naturalmente il tifare Roma non ha di certo aiutato la mia autostima ecco in ogni caso io e l’admin juventino ci siamo conosciuti alle superiori e abbiamo legato subito un po’ perché eravamo tutti e due dei malati di calcio e un po’ perché condividevamo un certo ribrezzo per l’esistenza e per tutto quello che gli gira intorno così anno dopo anno siamo riusciti ad andare avanti senza ammazzarci e incredibilmente ci siamo pure diplomati ma qui arriva il bello o meglio arriva letteralmente il peggio dato che noi vedevamo il diploma come una persona qualunque vede la pensione o la morte non ci pensavamo minimamente al dopo per noi non c’era un dopo pensavamo tipo che ne so di vivere di rendita grazie al titolo di studio conseguito ma naturalmente così non era e così ci siamo trovati di fronte ad un bivio difficilissimo insormontabile continuare a studiare o entrare nel mondo del lavoro e dato che nessuno dei due aveva voglia di fare un cazzo ci siamo buttati nell’università e abbiamo scelto la stessa facoltà nello stesso ateneo in questo modo le nostre disavventure insieme potevano continuare ed è stato proprio durante il primo anno di università fatto insieme che è nato il progetto o meglio l’anti-progetto the TED inside e penso sia nato grazie alla nostra incapacità di adattarci al mondo universitario eravamo letteralmente degli alieni degli individui fuori dal mondo non siamo riusciti a fare amicizia con nessuno praticamente e vivevamo tutto quello che ci capitava con disgusto vedevamo gente tutta presa convintissima della propria scelta gente che studiava e lavorava contemporaneamente e noi non riuscivamo a capacitarci di tutto ciò i nostri unici momenti felici erano i viaggi di andata e ritorno in treno in cui leggevamo i post di Giacomino Seminale e sparavamo stronzate ecco è in questo contesto fatto di male di vivere e alienazione che abbiamo deciso di aprire una pagina anche se all’inizio non avevamo la minima idea di come si sarebbe evoluta volevamo postare meme sul calcio e robe simili ma poi abbiamo cominciato a usarla come valvola di sfogo dove mettere per iscritto i nostri mostri interiori poi per quanto riguarda il perché tutto ciò sia nato non ne ho idea penso che tuttora la pagina non abbia un vero e proprio senso ecco.

A quanto pare quindi non ci sei solo tu, il Ted admin della Roma, ma esiste anche un admin juventino. Possiamo dire che non ha alcun senso? Mi spiego: la Roma è una squadra tragica per eccellenza, tipo l’Inter; la Juventus è il suo esatto contrario, una società che è rimasta sempre la stessa dall’inizio ad oggi, con un senso e un’identità profonde, radicate nel tempo. Cosa può mai dirci di interessante uno juventino sulla vita?

Sinceramente penso che ogni squadra bene o male abbia una certa dose di tragicità e con questo non sto dicendo che la Juventus sia una squadra sfortunata perché porco cazzo come si fanno a vincere nove scudetti di fila e dirsi sfortunati proprio non si può però ecco penso che vivere quello che ogni juventino vive ogni anno in Champions League non sia per nulla piacevole praticamente anno dopo anno vengono sedotti e abbandonati da quella competizione è tristissimo vedere quanto ci credano quanto si illudano di vincere quel trofeo e come alla fine vedano frantumarsi tutti i loro sogni e le loro aspettative in un ottavo di finale contro il Porto o in un quarto contro l’Ajax in quel senso li sento anche vicini anche se di certo a livello di psicodrammi vissuti noi romanisti siamo su un altro pianeta anzi proprio un’altra galassia noi siamo i GOAT del fallimento le bestie di satana delle aspettative deluse in ogni caso penso che il mio caro amico ovvero l’admin juventino abbia la dote principale che serve per fare una cosa come the TED inside ovvero essere autoironico perché se si vive la fede calcistica con questo atteggiamento ogni squadra può essere demitizzata e diventare un qualcosa di divertente e ogni evento anche il fatto di monopolizzare per nove anni il campionato o di vincere 15 partite di fila per 1-0 può diventare comico e surreale poi ora che ci penso gli juventini si sono pure dovuti sorbire la serie b e gli anni di Cobolli Gigli Krasic Manninger e compagnia bella quindi dai è dura per tutti in sta vita.



Rimaniamo sulla Maggica. Come vedi José Mourinho? Non dico sportivamente parlando ma proprio esistenzialmente. Non ti sembra un personaggio troppo duro, troppo puro, un dittatore lo abbiamo definito noi una volta (in senso positivo, visto l’ambiente romano), solo in lotta con una tifoseria immatura, tipo Don Chisciotte coi mulini a vento tanto per intenderci?

Ok a mio parere in effetti Josè Mourinho non c’entra un cazzo con l’ambiente Roma e per un semplice motivo cioè che è un vincente e qui non siamo abituati a certe cose detto questo vi posso giurare che sono stato il primo ad andare in brodo di giuggiole per lui a festeggiare come un demente come un coglione quando sul finire della scorsa stagione è stato annunciato come nuovo allenatore della Roma ero felice come una pasqua io e mio padre abbiamo festeggiato come se fosse tornato Gesù Cristo in persona con delle buone notizie perché sotto sotto il sogno di tutti è uno solo da 10 anni a questa parte e cioè tornare a vincere qualcosa anche il torneo di Viareggio andrebbe bene e Mou non può che essere l’uomo giusto ok so che da qualche post che ho fatto ultimamente posso sembrare un nostalgico di Fonseca ma io vi giuro che sto con Mourinho fino alla fine andrei in guerra per lui andrei tranquillamente a letto con lui se solo fosse possibile in ogni caso penso che l’ambiente Roma possa solo fare bene a Josè perché sia lui che la squadra si devono rilanciare dal punto di vista dei risultati quindi le cose sono due o riesce a vincere dei trofei a costruire qualcosa di veramente buono e gli viene eretta una statua oppure fallisce miseramente ci fa letteralmente retrocedere i Friedkin se ne vanno via schifati arriva il Manenti di turno che fa fallire la società e dobbiamo ripartire dalla terza categoria ecco non penso ci siano vie di mezzo con Mourinho e con la Roma tutto qui.

Come hai vissuto il 6-1 col Bodo Glimt?

Più o meno come Lotito vivrebbe un altro processo a suo carico in poche parole direi che ci sono abituato oramai la goleada europea la metto in conto già da inizio stagione so benissimo che arriverà non è una previsione è un fatto un dato statistico una certezza solo non pensavo che sarebbe arrivata proprio a Bodo Glimt è incredibile come dopo anni e anni di militanza la Roma riesca sempre a sorprendermi a prendermi alla sprovvista a cogliermi nel momento meno opportuno naturalmente anche se c’ho fatto l’abitudine ha fatto male comunque dio mio ste partite fanno sempre male perché mentre guardi la tua squadra andare in frantumi perdere ogni certezza e subire un gol dopo l’altro sai benissimo che il dopo il post partita sarà ancora peggio dato che tutti anche gente che non senti da tipo sette anni anche vecchi compagni di superiori o università anche gli amici della vacanza in riviera romagnola del 2015 si ricorderanno improvvisamente della tua esistenza per mandarti messaggi del tipo “allora tutto bene?” oppure il più classico “che squadra di merda che siete” ed ecco non so mai come rispondere a sti messaggi cerco anche lì di sdrammatizzare e mostrarmi distaccato e freddo ma in realtà sto letteralmente morendo dentro mentre mi rivedo mentalmente la prestazione di Kumbulla.

Ti sei mai illuso, negli ultimi dieci anni, di vincere davvero lo Scudetto?

Dio mio lo scudetto per me ormai è diventato qualcosa di esoterico irreale etereo un qualcosa che non ha nulla a che fare con la realtà di tutti i giorni fatta di fallimenti e psicodrammi sportivi continui però sì direi che c’è stato un tempo in cui ci ho creduto veramente e in maniera malata spasmodica insana alla vittoria del tricolore però a essere sincero le stagioni in cui mi sono illuso maggiormente sono state la 2007/08 e la 2009/10 quindi parliamo di più di una decade fa sarà stato per il fatto che ero un bambino un ragazzino innocente che credeva ancora nei sogni e in stronzate di questo tipo che non aveva ancora fatto i conti con la dura realtà dell’esistenza non a caso secondo me il mio passaggio all’età adulta è avvenuto in un momento preciso di quel periodo ovvero il 25 aprile del 2010 per chi non lo sapesse il giorno in cui Giampaolo Pazzini uccise e umiliò i sogni di milioni di tifosi ballando sopra il cadavere inerme di una Roma che sapeva benissimo che quella sconfitta era la pietra tombale il monumento funebre al possibile quarto scudetto non dimenticherò mai le lacrime di Mexes in panchina ci credevamo tutti siamo arrivati ad un passo dal più grande dei traguardi e abbiamo fatto una stronzata madornale e diciamo che però è anche questo il motivo per cui sono affezionato alla Roma in maniera così devota io mi sento sinceramente rappresentato da questa squadra una squadra che storicamente o arriva vicinissima ad un traguardo senza però riuscire a raggiungerlo o che fa figure di merda madornali e totalmente nonsense la storia della mia vita praticamente poi certo anche negli ultimi 10 anni mi sono illuso di poter raggiungere quell’obiettivo ricordo di essermi gasato in maniera inverosimile per le 10 vittorie di fila di Rudi Garcia all’inizio della stagione 2013/14 dio mio mi sentivo il re del mondo in quel periodo ma poi anche lì forse per un complesso di inferiorità neanche troppo latente abbiamo fallito malamente.

Domanda distopica: se tutti i romanisti fossero come TED, la Roma potrebbe tornare a vincere qualcosa? Non credi che l’autocritica e l’autoironia dei lazialotti li abbia aiutati a crescere (come tifoseria) e a vincere (come società) negli ultimi anni più dei lupacchiotti? O credi che queste siano puramente chiacchiere da bar (o da radio romane)?

Onestamente non saprei davvero di sicuro l’autoironia e l’autocritica aiutano sempre e comunque in qualunque caso non bisogna mai prendersi troppo sul serio o si rischia di rimanerci secchi io sono contro l’idea della mentalità vincente in stile Juventus perché non saprei proprio come costruirla non fa per me io sono uno che nel fallimento ci sguazza mi crogiolo con un certo piacere nella mia inettitudine è davvero troppo stressante pensare di dover vincere sempre ormai chi mi segue sa che ci divertiamo di più quando la Roma perde che quando vince però ecco non so davvero se sia stato quello il segreto della Lazio per portare a casa qualche trofeo forse li ha aiutati il fatto di far volare un’aquila un rapace di dimensioni abnormi prima di ogni partita in giro per l’olimpico forse anche noi dovremmo affittare una lupa ammaestrata e farle allattare due neonati sulla curva dello stadio anche se penso che questa cosa sia illegale però mi informo.

Ascolti mai le radio romane?

Purtroppo non abito a Roma ma in Lombardia quindi no non le ho mai ascoltate anche se so benissimo che tramite i siti delle radio i loro podcast e cose simili potrei ascoltarle tra i tifosi della Roma vedo che si parla tanto delle opinioni espresse in queste mitiche radio romane però non ho mai avuto la curiosità di andarle a sentire direttamente di persona in ogni caso io sono un grande fan di Telelombardia e del programma “qui studio a voi stadio” è un qualcosa di fantastico e surreale vedere quei cialtroni che si ergono a grandi conoscitori del calcio che si scannano e si parlano sopra per questioni di minima importanza come il rapporto tra Icardi e Wanda Nara o l’incredibile dieta di cr7 o ancora la nuova macchina di Vidal è davvero terapeutico ascoltarli parlare di tutto ciò perché ogni volta penso “beh se si
discute ancora di queste cose vuol dire che tutto va bene il mondo continua a girare e un’altra giornata è passata” più volte la sera mi addormento usando quel programma per conciliare il sonno è come un video asmr per me ascolterei Ravezzani dire “dueminutilineallaregiagrazieatrapoco” o le battute di Mimmo Pesce per l’eternità dio mio quanto amo quel mondo malato.



Raccontaci la tua più grande delusione da tifoso della Roma.

Ce ne sono talmente tante che non saprei davvero quale scegliere ormai il mio cuore ha talmente tante cicatrici che faccio fatica a distinguerle potrei raccontarti del già citato Roma Sampdoria 1-2 dell’aprile del 2010 oppure del preliminare di Europa League con lo Slovan Bratislava e di tutte le aspettative che avevo nei confronti di Luis Enrique o dei due ottavi di coppa italia persi con lo Spezia oppure della stagione di Zeman o ancora di tutte le goleade europee subite degli scudetti sfiorati del derby in finale di coppa italia ok ora smetto di elencare tutta sta merda che altrimenti finisce che mi ammazzo comunque non saprei davvero quale di queste sia stata la mia più grande delusione in assoluto tutte a modo loro sono state terribili e traumatizzanti per un motivo o per un altro tra tutte però forse la più particolare è stata l’andata della semifinale di Champions contro il Liverpool del 2018 probabilmente perché è stato forse il punto più alto raggiunto dalla Roma negli ultimi 20 anni siamo stati ad un passo dalla finale della più importante competizione per club ci credevamo all’inverosimile avevamo eliminato il Barcellona con un’impresa biblica avevamo pure evitato il Real Madrid nel sorteggio sembrava tutto perfetto una favola in poche parole invece è bastato il primo tempo dell’andata per mandare tutto a puttanazze abbiamo perso 5-2 compromettendo in maniera inverosimile la partita di ritorno che invece è stata più che dignitosa anche in questo caso probabilmente ci siamo cagati addosso e siamo riusciti a rovinare tutto come faccio io ai primi appuntamenti però quella cavalcata europea resta comunque un bellissimo ricordo dolceamaro.

Cosa significa per te essere un tifoso della Roma.

Ok questa è davvero difficile non ci ho mai pensato sinceramente dato che il mio attaccamento alla Roma è qualcosa di irrazionale viscerale compulsivo da un certo punto di vista non so ancora perché questa squadra abbia la capacità di rovinarmi o illuminarmi le domeniche ormai fa parte del mio modo di essere e di relazionarmi tutti mi conoscono come
“il romanista” dato che abito lontano dalla capitale e la mia passione è stata tale da contagiare anche mio padre che da freddo tifoso della Massese e del Milan è diventato un romanista fracico che si preoccupa della condizione dei giocatori che non si perde una notizia sullo stato di salute di Calafiori che si incazza per un fuorigioco fischiato davvero
penso di aver creato un mostro in ogni caso essere tifoso per me è un po’ questo cioè sedermi con mio padre sul divano a guardare le partite sempre nella stessa posizione per scaramanzia sbraitare come un demente davanti al televisore soffrire morire dentro piangere andare in crisi respiratoria ma anche gioire esaltarmi ballare come un cretino al fischio finale di una partita per festeggiare un pareggio immeritato perdere una partita con tre gol di scarto contro una neopromossa andare a a letto tutto incazzato dopo essermi mangiato 4 brioche per la rabbia e poi ritrovarmi sullo stesso divano 3 giorni dopo per la partita di coppa pronto a soffrire di nuovo pronto a sorbirmi gli svarioni difensivi di Ibanez o le prestazioni senza voglia e senza senso di Mkhitaryan ma anche ad esaltarmi come un deficiente solo perché Reynolds è riuscito a saltare un uomo per poi sbagliare il cross alla fine penso che per quanto mi abbia fatto male il tifare Roma in tutti questi anni una cosa è sicura e cioè che con sta squadra non ci si annoia mai si passa da un estremo all’altro senza un rapporto di causa – effetto e penso che siano proprio queste montagne russe emotive a tenermi incollato a questa squadra e a farmi canticchiare “grazie roma” anche dopo aver perso un ottavo di finale di coppa italia facile facile.

Spalletti o Totti?

Questo è un tema parecchio scottante quindi cercherò di dare la risposta più democristiana possibile anzi probabilmente girerò attorno alla domanda senza nemmeno dare una risposta vera e propria allora diciamo che io con the TED inside ho sempre cercato di demitizzare la figura di Francesco Totti scrivendo su di lui robe assurde e anche di cattivo gusto l’ho definito in modi che preferirei non ricordare in questa sede e ho sempre fatto ciò perché mi è sempre sembrato malato esagerato ed eccessivo il modo in cui noi romanisti pensiamo al capitano lo idolatriamo letteralmente per noi è come dio come un totem al suo addio abbiamo pianto come non si piange al funerale di un proprio caro è stata una roba fuori dal mondo penso che qualsiasi romanista almeno una volta abbia sognato di avere un rapporto carnale col capitano ed è proprio per questo motivo che mi sono sempre divertito a distruggere questa visione divina di Francesco Totti però in cuor mio non posso negare che Totti abbia avuto un’importanza fondamentale nella mia vita alle medie scrissi un tema dove lo definii il mio eroe una cosa oltremodo demenziale se ci penso adesso e quando si è ritirato ho sentito che un pezzo della mia vita un punto fermo della mia esistenza stava svanendo e sta cosa non l’ho ancora del tutto superata dall’altra parte però c’è Spalletti un uomo al quale sono affezionatissimo dato che io iniziai a seguire la Roma proprio sotto la sua gestione nell’ormai lontano 2006/07 e per questo gli voglio un bene dell’anima l’ho sempre sentito attaccato alla maglia è un personaggio decisamente sopra le righe certo ma penso che in quell’episodio con Totti abbiano sbagliato un po’ tutti e due e so che non c’entra quasi niente ma se fossi stato in Sky avrei evitato di farci sopra una serie tv che sembrava uno scary movie con imitazioni improvvisate di attori completamente fuori ruolo ogni tanto la notte sogno ancora Castellitto che segna al volo contro la Sampdoria dio mio che brutta cosa.

totti roma
Rione Monti, Roma

Non solo romanisti, ma interisti e laziali, ti seguono con grande entusiasmo. Sei cosciente di aver creato un linguaggio che non esisteva sui social, o quasi?

Beh dai lo shitposting esisteva già da un po’ di tempo e in quel senso noi ci siamo arrivati anche abbastanza in ritardo difatti in Italia ci sono delle pagine fantastiche che trattano l’argomento come “james firns, imprenditore” oppure “pagliare” o altre ancora che adesso non mi vengono in mente in ogni caso penso che noi da buoni coglioni che basano la propria esistenza sul calcio quali siamo abbiamo banalmente preso questo tipo di linguaggio e lo abbiamo adattato al mondo dello sport parlando di roma juve e tragedie personali attraverso lo shitposting ovvero vomitando sotto forma di post senza punteggiatura tutto quello che il nostro cervello partorisce quotidianamente e per me è diventato essenziale oramai usare la pagina come valvola di sfogo perché altrimenti non riuscirei mai a liberarmi di certi pensieri e sì so che ci sarà sempre “il scemo di turno” (citando Malesani) che per fare il simpatico si lamenterà del fatto che non c’è punteggiatura e che gli stava per venire un’embolia a leggere tutto d’un fiato quello che avevo scritto ma questo è un rischio che sono disposto a correre.

Hai mai letto l’Ulisse? Te la butto lì: TED è il Joyce di Facebook? O Joyce è il TED della letteratura?

Ok questa è una storia abbastanza divertente quando ho compiuto 18 anni o 19 adesso non mi ricordo neanche sinceramente mi sono arrivati i famosi 500 euro di Renzi da spendere in cultura soldi che non erano assolutamente un modo per comprarsi i voti dei neomaggiorenni in vista del referendum costituzionale del 2016 comunque io quei soldi li spesi tutti in libri da leggere e testi universitari e tra i libri che dovevo assolutamente avere c’era l’Ulisse di Joyce dato che sono sempre stato affascinato dall’idea e dalla trama di quel libro cioè dalla ricostruzione in chiave contemporanea di un classico come l’Odissea oltretutto scritto con un linguaggio totalmente rivoluzionario ero curiosissimo di sfogliare le pagine di quel testo tanto chiacchierato così comprai un volume su Joyce di dimensioni abnormi che conteneva al suo interno “Ulisse”, “Gente di Dublino”, delle poesie e altre stronzate e lo pagai tipo 10 euro pochi giorni dopo tutto contento ed euforico iniziai a leggere l’Ulisse solo che non ci capii letteralmente un cazzo e al quarto o quinto tentativo smisi di leggerlo ripromettendomi di informarmi bene sul testo per capirlo meglio al fine di poterlo leggere capendoci qualcosa ok sono passati tipo 4 anni e quel libro è ancora in un armadio a prendere polvere come al solito sono stato un’immane testa di cazzo un demente che ha fatto passare troppo tempo senza risolvere niente detto questo sì c’è sempre qualcuno nei commenti che mi scrive robe del tipo “ao anvedi Joyce te fa na pippa” ma io non sono assolutamente il Joyce di facebook in quanto lui era un genio uno scrittore rivoluzionario che ha sfornato uno dei grandi capolavori della letteratura contemporanea mentre io sono solo un povero coglione che vomita sotto forma di post le prime cose che gli vengono in mente.

Hai altre passioni, al di fuori della Roma e di Fifa?

Diciamo che fifa non è proprio una passione lo è stata quando andavo alle superiori in quel periodo ci giocavo spessissimo ora invece è diventato quasi un dovere dato che devo far sapere a tutti i miei risultati quindi la pressione che sento quando gioco ora è diventata quasi insostenibile comunque così su due piedi ti potrei rispondere il cinema mi è sempre piaciuto quel mondo ma anche da quel punto di vista sono un completo inetto un coglione senza capo né coda per dire non ho mai visto un film di Von Trier o Hitchcock o Truffaut quindi che appassionato di cinema sono? un appassionato totalmente disimpegnato che preferisce riguardarsi per la trecentesima volta Fantozzi subisce ancora che andare al cinema a vedere l’ultimo film di Woody Allen tra l’altro non sono nemmeno un grande amante della sala cinematografica dato che è piena di gente che fa casino rumoreggia mangia sputa ha rapporti carnali tira seggiolini contro lo schermo quindi sai una cosa forse non sono nemmeno appassionato di cinema però di serie tv ne guardo parecchie ecco.



Quali piani hai per il futuro, a parte sopravvivere?

Ah proprio non saprei già il fatto di sopravvivere dovrebbe impegnarmi parecchio comunque penso che la priorità sia raggiungere la prima divisione a fifa 17 poi probabilmente dovrei trovare un lavoro anzi no prima devo finire di guardarmi The Office dato che penso di essere l’unico coglione rimasto su sta terra a non averlo ancora visto poi eventualmente viene il lavoro per quanto riguarda il futuro della pagina onestamente non ne ho idea potrei smettere di scrivere da un giorno all’altro così senza preavviso potrebbe implodere su sé stessa e portarsi dietro tutto l’universo conosciuto oppure potrei farla diventare una fan page di Benedetta Parodi o ancora potrei postare solo foto di Enzo Iacchetti da qui alla fine dei miei giorni sono tutte ottime idee in effetti.


ringraziamo Roberto, admin romanista di the Ted inside, per l’intervista, la pagina, per tutto

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