Papelitos
27 Novembre 2020

Il VAR ha ucciso l'epica

Cosa ne sarebbe stato del mito con la tecnologia?

«Ammesso pure che noi vogliamo la verità: ma perché non piuttosto la non verità? o l’incertezza? o persino l’ignoranza? Ci si è fatto innanzi il problema del valore della verità – o forse siamo andati noi in cerca di tale problema?». Con queste righe visionarie, scritte nel 1886 in “Al di là del bene e del male”, Nietzsche poneva una questione profonda che avrebbe tenuto in scacco la società occidentale moderna e contemporanea: la volontà di verità. Nelle nostre vite noi ricerchiamo sempre la verità, in ogni contesto e in qualsivoglia circostanza. Se però l’ansia di verità è decisiva in ambito scientifico, non è altrettanto necessaria in campi differenti come ad esempio quello letterario, artistico, cinematografico.

Che ci importa se i personaggi di un libro sono reali, o se la Gioconda rappresenta davvero Lisa Gherardini? Assolutamente nulla. Noi però siamo da sempre portati a pensare che la parola verità debba andare di pari passo con la parola giustizia: se una cosa è vera è giusta, se è falsa è sbagliata. Così accade anche nel mondo del calcio in cui la volontà di verità, incoraggiata dalla tecnologia e dalla scienza contemporanea, si identifica con una volontà di giustizia. Da qui la necessità e quindi l’introduzione del VAR.

Oggi però, mentre tutti rimpiangiamo Maradona e la sua dimensione ultraterrena già in terra, ci chiediamo a chi serva la verità.

E immaginiamo cosa ne sarebbe stato di quell’Argentina-Inghilterra 1986 con la sua compare tecnologia, che tutto vede e tutto sa: con “l’aiuto” del VAR forse l’Argentina non avrebbe vinto il mondiale; Maradona non avrebbe messo a segno nella stessa partita i due gol più iconici del ‘900, e magari a passare sarebbero stati gli Inglesi, visto che al manifestarsi della Mano de Dios la partita era ancora sullo 0-0. Nessun mito di popolo, nessun sacro mischiato col profano, nessuna epica e leggenda. Niente vendetta per le Malvinas né rivincita dei deboli i quali, con un genio anarchico che è solo sudamericano e mediterraneo, fottono i forti davanti al mondo.

A chi sarebbe servita allora la verità? Solo agli Inglesi, Dio li stramaledica, che oggi titolano sul Daily Star: “Where was VAR when we needed it most?” Se il calcio può trascendere il campo, se addirittura diventa epica, arte o poesia, che ce ne facciamo della verità? Certo il VAR nasce anche come tutela degli ultimi nei confronti dell’arroganza e dell’influenza dei potenti (vi ricordate come l’Irlanda venne eliminata alle qualificazioni mondiali dalla Francia?), ma non sarebbe meglio in quel caso accanirci sui conflitti d’interesse in seno alla FIFA e alle Federazioni piuttosto che su un rigore dubbio o su una palla sospetta?

Ma che ne sanno gli Inglesi, poveri di spirito e di sogni.

Che poi questa vuole essere solo una riflessione: non pensate che da domani andremo a spaccare i computer a martellate come faceva il primo Beppe Grillo (sicuramente migliore di quello attuale). Le opinioni però sono mutevoli e non vivono di solo calcolo razionale, ma anche di estetica ed irrazionalità. A quanto siamo disposti a rinunciare per la verità? Barattiamo l’epica per la giustizia, vigliaccamente, e arriviamo fino al punto di interrompere quell’orgasmo quasi divino al gol della nostra squadra, di strozzarci in gola l’urlo liberatorio, l’abbraccio e l’estasi in attesa che una macchina ci dica se e quando poter esultare.

Per avere il controllo abbiamo voltato le spalle al mistero, animali addomesticati che altro non siamo. E allora potremmo trovare duecento ragioni, razionalmente, per giustificare l’introduzione del VAR come conquista necessaria. E avremmo pure ragione, diremmo anche la verità. Ma qui lo ripetiamo, con Nietzsche e Maradona ma contro lo spirito del tempo: chissenefrega della verità! E anzi sapete che c’è, potremmo dirlo addirittura con il primo Grillo: perdonateci di cuore il turpiloquio, ma Vaffanculo, alla verità.

Gruppo MAGOG

Andrea Antonioli

110 articoli
Il canto del Gallo
Interviste
Andrea Antonioli
01 Ottobre 2024

Il canto del Gallo

Intervista a Massimiliano Gallo, oltre i luoghi comuni.
La Roma ha sbagliato (quasi) tutto
Ultra
Andrea Antonioli
24 Settembre 2024

La Roma ha sbagliato (quasi) tutto

Nove mesi di gestione tecnica ed economica disastrosa.
La nuova Champions è nata vecchia
Papelitos
Andrea Antonioli
18 Settembre 2024

La nuova Champions è nata vecchia

Il football al you can eat non sa di niente.

Ti potrebbe interessare

L’Argentina è una Repubblica fondata sullo Sport
Calcio
Diego Mariottini
27 Aprile 2020

L’Argentina è una Repubblica fondata sullo Sport

Quando lo sport diventa mito fondativo dell'identità nazionale.
La regina d’Inghilterra era Geoff Hurst
Calcio
Diego Mariottini
30 Luglio 2021

La regina d’Inghilterra era Geoff Hurst

55 anni fa, l'unica tripletta in una finale mondiale.
L’essenza della tecnica
Calcio
Ermanno Durantini
07 Settembre 2017

L’essenza della tecnica

Il VAR è ormai entrato nella realtà del nostro calcio. Perché supportarlo, anziché detestarlo.
Giornalismo adrenalinico
Interviste
Luigi Fattore
22 Marzo 2017

Giornalismo adrenalinico

Riflessioni, aneddoti e consigli di Sebastiano Vernazza, giornalista della Gazzetta.
Jorge Alberto Gonzalez
Ritratti
Remo Gandolfi
22 Settembre 2018

Jorge Alberto Gonzalez

El Magico.