Andrea Muratore

Dieci anni fa moriva un giornalista e uno sportivo straordinario.

Come lo sport più bello del mondo è stato plagiato da geopolitica e globalizzazione finanziaria.

Caleidoscopio dell’italianità, il Giro ci ricorda come la nostra nazione sia sempre, al contempo, centro e periferia.

Ginettaccio pedala al nostro fianco.

Vent'anni fa ci lasciava un grande giornalista italiano.

Un gigante dell'avventura.

Il calcio, insegnato nelle scuole inferiori e negli oratori gestiti dai missionari, praticato dai congolesi di tutte le età e sin dall’inizio decisamente valorizzato, rappresentò un fattore d’unione tra i diversi gruppi etnici del Congo Belga, nonché tra questi e gli europei colonizzatori.