In Francia un tifoso di sei anni è stato squalificato fino al 2025.
In una delle sue numerose illuminanti opere (On Lying in Bed and Other Essays), G.K. Chesterton ha scritto che « i bambini sono innocenti e amano la giustizia, mentre la maggior parte di noi è malvagia e naturalmente preferisce il perdono ». Deve aver pensato qualcosa di questo tipo, relativamente al tema del perdono s’intende, la Lega calcio francese, quando ha deciso di squalificare un piccolo tifoso di sei anni (sic) fino al gennaio del 2025 per aver lanciato bicchieri e palline di carta dalle tribune dello Stade Oceane, casa del Le Havre, durante la partita (persa 0-3) contro il Reims. Non solo: anche il genitore del bambino, che aveva acquistato i biglietti, è stato colpito dal divieto di accesso allo stadio.
La sanzione è talmente surreale che impelagarsi in discorsi troppo filosofici, di finezza critica, di corsaro spirito, equivarrebbe ad abbassarsi al livello dei giudici che hanno imposto questa misura. Sempre per tornare al buon Chesterton, a volte il silenzio, e l’ironia soprattutto, sono la risposta più convincente da dare alle follie del mondo moderno. Follie che, per inciso, vorrebbero presentarsi con il velo delle verità eterne.
Davvero vogliamo continuare a girare il nostro volto dall’altra parte? Davvero vogliamo continuare a credere che certe decisioni vengano prese in buona fede e coscienza, o non è forse evidente che soprattutto nel mondo del calcio, e ancor più nel tifo da stadio, la distanza tra appassionati e istituzioni sta raggiungendo orbite tolemaiche?
La Lega calcio francese, a proposito di parole date al vento, ha giustificato la misura come necessaria per educare i tifosi: “È un po’ triste dare una sanzione del genere, ma siamo obbligati ad agire per educare i tifosi in generale su questi temi e di fronte a comportamenti esacerbati. Dobbiamo sensibilizzare chi ci accompagna e dimostrare che lo stadio deve restare un luogo di festa e non di sfogo. Alla società ricordiamo che il regolamento dello stadio e della competizione vale per tutti, adulti e bambini, e che la sanzione avrebbe potuto coprire tutta la stagione in corso,” ha dichiarato la commissione disciplinare . . .