Papelitos
16 Giugno 2018

Da spettatori (divertiti) del Mondiale

Il bilancio dopo due giorni di Russia 2018.

Mettiamo subito in chiaro una cosa: è pleonastico ricordare che gli Azzurri siano tutti sul divano, o meglio sotto l’ombrellone. Il Mondiale di Russia è partito ed il tempo dei bilanci riguardo la disfatta nazionale è concluso, o almeno dovrebbe esserlo.

 

Così, mentre la maggior parte dei media impegna fiato, inchiostro e dita nel denigrare la pochezza della gara d’esordio, d’altro canto noi ci teniamo a rimarcare che siamo già esaltati! Certo, l’inaugurale Russia-Arabia Saudita è stata un monologo dei padroni di casa, ma vogliamo ignorare il siparietto tra il “Padrone di casa” ed il principe Bin Salman, sotto gli occhi di un divertito Gianni Infantino? Due degli uomini più potenti del globo terracqueo vestono i panni dei tifosi, quindi brindano all’intesa sull’incremento di produzione dell’oro nero.

 

“Ma che siete venuti a far?” (foto Daily Mail)

 

Poi, è stato il momento di un incrocio tanto anticonvenzionale, quanto equilibrato, ovvero Marocco-Iran, deciso in zona Cesarini da un autogol dei Nordafricani. A poche ore dal fischio d’inizio, buona parte degli atleti persiani aveva rischiato di rimanere sprovvista degli “attrezzi del mestiere, dato il blocco delle forniture da parte di Nike, imposto dall’embargo attuato dal governo Trump.

 

Passiamo ora ad uno dei massimi beniamini della nostra rivista: il c.t. Oscar Tabarez. Quando superi l’Egitto all’89esimo grazie ad uno stacco imperioso del tuo centrale, te ne freghi della malattia e delle stampelle, perché non puoi trattenere l’adrenalina!  “El camino es la recompensa” come ci hai insegnato tu; e noi speriamo che il tuo sia il più duraturo possibile.

 

Minuto 1.30!

Concludiamo con la pietanza più succulenta per i palati dei calciofili, finalmente saziati al culmine di questi tre giorni di antipasti. Il derby tra Lusitani e Spagnoli non ha tradito le aspettative e si candida già per la palma di partita più frizzante della competizione.

 

Mentre De Gea si presentava decisamente poco concentrato e Diego Costa riempiva di lividi la retroguardia portoghese, Cristiano Ronaldo si “limitava” semplicemente ad essere sé stesso. Le immagini delle azioni salienti risultano eloquenti, pertanto noi rimaniamo in fervente attesa delle gesta della nemesi nata sull’altra sponda albiceleste dell’Atlantico. Buon Mondiale, ahinoi, anche senza Azzurri!


Foto copertina: Maddie Meyer

 

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