Il tifo dei Girondini, tra mille problemi e la discesa in National 2 del club, è più vivo che mai.
Da mesi ormai i tifosi del Girondins de Bordeaux, uno dei club più gloriosi e antichi di Francia, si svegliano la mattina incarnando il motto finito troppo spesso – e malauguratamente – sulle labbra del tifoso medio: tifare solo la maglia. Qui a Bordeaux, davvero, non è rimasto altro. Neanche lo stadio è rimasto. Non bastava umiliare la fede di migliaia di tifosi e centinaia di ultras portando al fallimento una società storica ora costretta a ripartire dalla National 2 (= N2), vale a dire la quarta divisione del calcio francese (un po’ la nostra Serie D, per intenderci).
Evidentemente però l’amore non segue le logiche del campo, né l’attrazione della categoria. I tifosi del Bordeaux, come ha raccontato in settimana Copa90, si sono stretti così saldamente intorno ai propri colori da rimetterci i propri stessi soldi (racimolando oltre 30.000€ per il club). Nonostante questi e altri sacrifici, allo stato attuale delle cose i girondini non possono neanche presenziare al proprio culto domenicale, perché manca il tempio che ne ospitava la liturgia fino a poco tempo fa.
Secondo quanto ha fatto sapere in settimana il comune di Bordeaux, il problema riguarderebbe il costo di manutenzione dello stadio Matmut Atlatinque, che si aggira intorno ai 4,7 milioni di euro l’anno (escluso l’affitto da pagare per la singola partita). Una somma sproporzionata per le finanze del club, che al momento non può permettersi una simile spesa.
Così, con un comunicato dai toni decisi ma comprensivi e ricolmi di passione, gli Ultras del Bordeaux, lo scorso 11 settembre, hanno annunciato un nuovo corteo in direzione dello stadio a malapena affittato per le partite casalinghe (parliamo dello stadio Sainte-Germaine, nel comune di Bouscat, a 3 km da Bordeaux). Uno stadio pensato per il rugby, che non può naturalmente sostituirsi, sia pure idealmente, al vero impianto dei girondini. Nonostante ciò, come ha scritto Copa90, la «prima partita della stagione National 2 è stata caratterizzata da fuochi d’artificio dentro e fuori dal campo».