L'odio con Liverpool tradotto in termini sottoculturali.
Spostandoci da Liverpool di appena trenta miglia lungo la M62 giungiamo a Manchester. Manchester è una città difficile da decifrare. Molto simile a Liverpool per parecchi aspetti, anche in questa desolante città, sempre grigia, perennemente bagnata dalle lacrime del proprio cielo, si sono vissuti negli anni del Dopoguerra i più ferventi movimenti giovanili, le trappole culturali di un’immigrazione feroce e la creazione di tendenze musicali di un certo rilievo, sovente accompagnate ad una congenita volontà di ribellione politica.
Inquadrare il movimento Casuals a Manchester non è dunque tanto semplice quanto lo è stato per il caso di Liverpool. Alla fine degli anni 70, proprio quando nel Merseyside esplode la cultura Casuals, i Beatles si affermano a livello globale, emerge David Bowie ed il Liverpool F. C., una delle due squadre della città, si ritrova ad essere tra le più forti del pianeta, ebbene, quando tutto questo accade a Liverpool, che vive come in un sogno il proprio sogno, Manchester è al polo opposto.
Qui, il Northern Soul è stato scalzato dalla Disco e dal Punk, ma entrambi i movimenti non riescono a parlare ai cuori e alle menti dei giovani mancuniani. Lo stesso dicasi di quelle due storiche band di Manchester il cui stile ricercato non riesce ad intercettare i gusti dei lads della working-class, Joy Division e Fall,
“entrambi troppo sottili e misteriosi per colpire il ragazzo di strada. I lad di Salford, Wythenshawe e Ancoats non riuscivano a riconoscersi negli ululati di rabbia esistenziale di Ian Curtis o nelle liriche misantropiche di Mark E. Smith”.
Phil Thornton, Casuals, trad. it., p. 37.
Fondato nel 1977, il gruppo dei Joy Division divenne presto un’icona di Manchester e del suo disagio esistenziale. Il cantautore Ian Curtis morì suicida a 23 anni, nel 1980.
Unknown Pleasures, Joy Division (1979)
In una situazione di questo tipo, è quantomeno curioso che l’aiuto rinascimentale, per così dire, venga proprio dai nemici storici di sempre, gli Scouse di Liverpool. Non direttamente, s’intende. Ma trasversalmente.
La vicinanza geografica da Liverpool e la voglia di rivalsa di una generazione culturalmente orfana sono i due ingredienti fondamentali che danno il via al movimento Casuals mancuniano, destinato a fare scuola per molti anni. A Salford, zona United, nei vicoli stretti e deprimenti dei ghetti bianchi del North di Manchester, si sviluppa la cultura Casuals sotto l’egida dei Perry Boys.
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