O meglio, si rischiano di rivivere le scene del 2015.
A quanto pare i vergognosi fatti di Napoli non sono bastati. Alla figuraccia del pre-partita di Napoli-Eintracht se ne è aggiunta un’altra: quella di Roma-Feyenoord. Spinti dalle immagini di ciò che è successo a Napoli – davvero si poteva pretendere di fermare gli ultras tedeschi e costringerli a guardare la partita in hotel? – il Ministro Piantedosi e il Prefetto di Roma hanno deciso di vietare la trasferta di Europa League ai tifosi del Feyenoord.
Il capo della Polizia di Stato Lamberto Giannini ha dichiarato: ”vedremo cosa accadrà nella gara di andata (si gioca prima in Olanda), ma qui i biglietti agli olandesi non saranno venduti”. Per poi – ironicamente – aggiungere: ”però resta la possibilità di spostarsi liberamente”. Davvero è cosi difficile predisporre un piano di sicurezza atto a prendere i tifosi olandesi, condurli sotto scorta fin dentro il settore ospiti e poi a fine partita riportarli in hotel? Perché voler creare i presupposti per riproporre le immagini che abbiamo visto a Napoli, ma con lo sfondo di Roma?
La risposta olandese
Ovviamente in Olanda non sono rimasti a guardare: se ai tifosi olandesi sarà impedito di entrare all’Olimpico, stessa cosa accadrà in Olanda con i tifosi della Roma. E poco importa se in mezzo a qualche facinoroso (come per tutte le tifoserie del mondo) ci sono anche tanti normalissimi tifosi che vogliono soltanto seguire la propria squadra in Europa: la parola d’ordine è vietare. Indiscriminatamente.
A perderci poi non sono solo i tifosi, ma anche i commercianti e l’intero settore del turismo: perché vietare una trasferta vuol dire togliere cento o molte più persone dai pub; alberghi disdetti e voli aerei non rimborsati. Il turismo lavora anche con il calcio, ma molto probabilmente alcuni politici non se ne sono ancora accorti.
Euro2028: grasse risate!
È vero, a Roma sono ancora fresche le immagini dei tifosi olandesi che in occasione della partita di Europa League tra Roma e Feyenoord del 2015 danneggiarono la Barcaccia del Bernini. È vero, persino il governo olandese starebbe pensando di chiudere l’accesso dei tifosi di casa al De Kuip fino a fine stagione dopo i fatti di Coppa contro l’Ajax. Ma in un paese normale, andrebbe vietato l’ingresso in Italia per i responsabili di quel gesto, non di tutti i tifosi olandesi. La Uefa inoltre ha già puntato il dito contro questa decisione, con un comunicato abbastanza duro e diretto: ”il club e il comune di Rotterdam si sono impegnati a ricevere tifosi in trasferta e a renderla una bella festa di calcio. Per molto tempo è sembrato uno scenario fattibile avere almeno un numero ridotto di 1.200 tifosi in trasferta” ma
“alla fine le autorità italiane hanno deciso diversamente, i tifosi del Feyenoord non sono i benvenuti a Roma. La UEFA ha annunciato oggi che nessun tifoso italiano è autorizzato a venire a Rotterdam”.
Quella della Uefa è palesemente una ripicca, ma d’altronde cosa potevamo aspettarci se ci indicano la luna e noi guardiamo il dito? Il riferimento è ovviamente a Euro2028, che l’Italia sta cercando di ottenere. Ma se non siamo in grado di gestire 400 tedeschi e altrettanti olandesi, come possiamo pensare di gestire contemporaneamente tifosi provenienti da tutto il mondo?