Dal 2019 ad oggi, è stata fatta piazza pulita sugli Ultras.
Può suonare come una domanda volutamente provocatoria, tipica degli articoli scandalistici, o clickbait. Cari lettori, ormai ci conoscete: se scriviamo una cosa è per svegliare le coscienze, non per illuderle. Anche perché in questo calcio la realtà ha superato ampiamente la fantasia, e quello che possiamo fare noi è di commentare ciò che accade, sperando che una sola voce (la nostra) possa diventare un coro (quello di molti).
Se avanziamo dubbi in merito all’effettività del Derby della Mole, che si disputerà questa sera all’Olimpico Grande Torino, è perché alcuni dati, dal 2019 ad oggi, sembrano indicare altrimenti. Ovviamente ci riferiamo al derby tra le due tifoserie, perché in Era Cairo, tralasciando l’odiosa superbia che contraddistingue l’imprenditore piemontese, il Torino pensate ha vinto meno gare contro la Juventus di almeno 14 squadre in Italia dal 2015 – ultimo successo granata – ad oggi, quindi parlare di calcio giocato ha davvero poco senso.
Ci riferiamo, invece, alla cronistoria delle due tifoserie dall’orribile anno 2019 ad oggi. Quell’anno, le tifoserie organizzate di Torino e Juventus ricevettero due stangate mica da poco. I tifosi granata dovettero di fatto salutare – fino al recente ritorno – la cosiddetta Curva Primavera, in seguito a quell’infame esperimento sociale (nella sfida contro l’Inter) negato dai canali ufficiali del Torino (e ci mancherebbe altro), ma testimoniato da più parti. In seguito a questo evento, furono più di cento i daspati (la maggior parte granata).
Nello stesso anno, per motivazioni diverse – riciclaggio e vendita illegale dei biglietti –, i più importanti gruppi della tifoseria organizzata bianconera furono fatti fuori in seguito ad un’indagine condotta dalla Digos: finivano il loro corso allo Stadium e non solo i Drughi, Tradizione, Viking, Nucleo 1985, Quelli di via Filadelfia. In corso Grosseto, pochi giorni dopo, era comparso per mano degli stessi tifosi juventini un terribile striscione: “La curva sud è morta”. Rivalità a parte, una grossa fetta del patrimonio ultras italiano veniva spazzata via a distanza di pochi mesi. Toro e Juventus, così lontane, non erano mai state così vicine . . .