Editoriali
22 Settembre 2025

Che fine hanno fatto le bandiere?

E perché ne eravamo così innamorati?

Ammettiamolo: se parlando con un amico citassimo di punto in bianco le «bandiere nel calcio», senza fornire alcun contesto, quasi certamente il suo primo pensiero andrebbe agli stendardi di tela che sventolano in curva. Saremmo costretti a precisare: una bandiera del calcio italiano. Spiegando: uno di quei giocatori che siano rimasti abbastanza a lungo nella stessa squadra da incarnarne lo spirito, diciamo 300 presenze con gli stessi colori (numero tondo, vezzo biblico).

Superato un attimo di esitazione e chiarito l’equivoco, il nostro amico, scolando l’ultimo sorso dalla pinta, quasi sicuramente tirerebbe fuori il nome di qualche atleta che ha appeso da un pezzo gli scarpini al chiodo. Se avete almeno cinquant’anni, di una vecchia gloria, come Mazzola o Baresi; se siete più giovani, qualcuno che ha comunque già fatto in tempo a perdere i capelli e magari a trapiantarne di nuovi.

Maldini, Facchetti, Rivera, Pellissier… Col solo scorrere questa lista istintiva, dettata di getto, la constatazione è quasi inevitabile: oggi giocatori simili sembrano sempre più rari. Dopotutto, chiunque sia abbastanza stagionato da ricordare capitan Cannavaro che alza la coppa sotto il cielo di Berlino sa bene che cosa significasse una bandiera – e, ancor meglio, la propria bandiera – per il tifoso di pallone. E ora? La percezione diffusa è che quando eravamo più piccoli ce ne fossero di più, e che avessero un diverso valore, anche solo a livello d’immaginario: i ragazzi erano legati alle bandiere proprio come concetto . . .


Foto di copertina: Andrea Staccioli (Insidefoto), 21.04.2004 (Lazio 1-1 Roma)

Contrasti ULTRA

Dopo sette anni lanciamo la nostra sfida. E chiediamo il vostro sostegno per farlo. Contrasti ULTRA, il piano di abbonamenti della rivista, è lo sbocco naturale di un progetto che vuole svincolarsi dalle logiche dei trend topic e del clickbaiting, delle pubblicità invasive e degli investitori invadenti. Un progetto che vuole costruirsi un futuro solido e indipendente.

L'abbonamento darà accesso ai migliori articoli del sito e ad una newsletter settimanale di lotta, di visione e di governo. Il vostro sostegno, in questo grande passo, sarà decisivo: per continuare a rifiutare i compromessi, e percorrere fino alla fine questa strada - lunga, tortuosa, solitaria - che ci siamo scelti. Ora e sempre, il cuore resterà il nostro tamburo. Grazie.

Abbonati

Ti potrebbe interessare

Pierluigi Spagnolo, una voce fuori dal coro
Interviste
La Redazione
06 Novembre 2020

Pierluigi Spagnolo, una voce fuori dal coro

Intervista all' autore de' I ribelli degli Stadi e Contro il calcio moderno.
Perché sono vecchio
Calcio
Renato Ciccarelli
30 Dicembre 2022

Perché sono vecchio

La mia generazione, il calcio, se lo immaginava.
Le maglie vanno messe dentro i pantaloncini!
Calcio
Francesco Andreose
31 Marzo 2020

Le maglie vanno messe dentro i pantaloncini!

Se non si può cambiare il calcio, s'intervenga sull'estetica.
Alexandre Pato, dall’alba al tramonto
Ritratti
Michele Larosa
03 Aprile 2023

Alexandre Pato, dall’alba al tramonto

Un predestinato, passato presto dalla rivelazione al calvario.
Javier Aguirre e la bellezza del calcio
Calcio
La Redazione
23 Ottobre 2022

Javier Aguirre e la bellezza del calcio

L'allenatore del Maiorca è contrastiano e selvaggio.