Calcio
08 Maggio 2019

Impossibile dunque certo

Liverpool-Barcellona, o della certezza divina.

Quando si gioca ad Anfield è lecito scomodare il divino. Perché è il divino stesso a scomodarsi per palesarsi nelle vesti di Eupalla. Come un profeta della Parola Calcistica, Klopp aveva già detto tutto ai propri uomini, affermando, poco prima di scendere in campo:

So che è impossibile, ma non per voi.

Sapere l’impossibile è contemplarlo nell’evento che lo rende possibile. Afferma Tertulliano, in una delle sue opere di apologeta, che il Figlio di Dio è morto, e questa è una cosa credibile; che “sepolto, è risorto, è (però) certo, perché è impossibile“. Quanto accaduto ieri sera ad Anfield scomoda il divino, poiché il divino s’è scomodato per rendere manifesto l’impossibile.

 

L’immagine dell’anno (foto Shaun Botterill/Getty Images)

 

Le assenze di Salah, Firmino e Robertson sembravano aver messo il sigillo definitivo su un copione già in corso di stampa dall’andata, quando il risultato aveva detto Messia 3-Liverpool 0. 3-0, sì. Proprio come accaduto in Barcellona-Roma dello scorso anno, però, i blaugrana avevano raccolto decisamente più di quanto avessero gettato; anche in quel caso tre gol di scarto (4-1) e anche in quel caso la rimonta dei giallorossi, per una partita senz’altro epica ma niente affatto paragonabile a quella di ieri sera.

 

Diciamo questo. L’anno scorso fu l’Epos, ieri è stata Religione. E il gol di Origi dopo 7′ lo aveva fatto presagire, prima che la di lui doppietta lo rendesse manifesto. Ancor più del doppio Wijnaldum, giocatore fin troppo sottovalutato. Non a caso Alisson ha dichiarato che, rispetto allo scorso anno, il ritorno il Barcellona se l’è giocato e come, e chi più di lui può dirlo? Il Barça ha peccato ancora una volta di hybris. E ad Anfield questo equivale a morte certa. Eppure, a nulla sarebbe servito, forse, entrare in campo con un atteggiamento diverso. Ieri sera i Reds sembravano nient’altro che gli attori di un Destino già scritto. Dal portiere ai difensori, Van Dijk su tutti (da Pallone d’Oro); dai difensori ai centrocampisti, Georgino sopra gli altri, ma non sopra il capitano Henderson, da lacrime, come quelle versate dal soldato Milner a fine partita; per finire con l’attacco, mutilo ma musico (preda delle Muse del pallone).

 

Tutta la gioia dei Reds in una foto (foto Clive Brunskill/Getty Images)

 

Finiamo in polemica col polemico. Scrive Adani: «Fuori Salah, Firmino e poi Robertson, senza mai rinunciare a idee, coraggio e ritmo, puoi anche concedere 4 palle gol (nitide) ma non rinuncerai mai al tentativo di realizzare i tuoi sogni. Klopp e il suo Liverpool hanno testimoniato. Giustizia». Testimonia i limiti di un’analisi di questo tipo il ricorso, in prima istanza, alle “idee”. Senza rientrare nella polemica del momento, su cui pure torneremo per altri sentieri, è bene ribadire che ieri, ad Anfield, è accaduto in prima istanza, semmai, il Metafisico. Cioè l’accadere, appunto. L’evento non rivela mai se stesso. E le idee non esistono senza le azioni degli uomini (e del divino per loro tramite svelato).

 

Klopp e altri 11, più Anfield. Un’emozione unica, un brivido prorompente, un’estasi calcistica come poche nella storia. A memoria, solo quel Barcellona 6-1 PSG, di quell’ultimo grande Barcellona. Cos’altro? Il tema rimonte, certamente. A riprova di quanto detto poco fa. Il Porto contro la Roma, lo United contro i parigini, la Juve contro l’Atletico, e ora il Liverpool, che di rimonte se ne intende. E occhio a stasera. Una delle più belle Champions League della storia. Ringraziamo il calcio, signori.

Ti potrebbe interessare

Lo strano caso di Aritz Aduriz
Ritratti
Andrea Angelucci
11 Febbraio 2021

Lo strano caso di Aritz Aduriz

Compie oggi 40 anni un simbolo del calcio basco.
RCD Espanyol, l’altro volto di Barcellona
Ultra
Alberto Fabbri
28 Ottobre 2025

RCD Espanyol, l’altro volto di Barcellona

Appartenenza e opposizione, sofferenza e fedeltà.
Buffon e la schiavitù dei record
Papelitos
Umberto De Marchi
05 Luglio 2019

Buffon e la schiavitù dei record

La triste parabola di un ossessionato Gianluigi Buffon.
Ronaldo, una storia semplice
Calcio
Diego Mariottini
22 Settembre 2020

Ronaldo, una storia semplice

44 anni di un uomo nato per giocare a pallone.
L’Aston Villa è un pilastro del calcio inglese
Calcio
Simone Galeotti
21 Novembre 2020

L’Aston Villa è un pilastro del calcio inglese

Compie oggi 146 anni una squadra simbolo d'Inghilterra.