Calcio
25 Febbraio 2023

Sergio Ramos merita rispetto

Perché l'addio alla Selección non è una scelta di campo.

Da un paio di giorni in Spagna non si parla d’altro, e ci mancherebbe. Sergio Ramos è stato infatti scaricato dalla Selección attualmente guidata da Luis de la Fuente, che col suo predecessore condivide nome di battesimo e linea operativa. Il primo Bruto a pugnalare l’ex Real Madrid era stato infatti proprio Luis Enrique – coi conseguenti malumori di certa stampa madrilena e madridista. Certo, la metafora col Quoque tu di cesariana memoria non regge poi troppo in questo caso: tra Luis Enrique e Sergio Ramos non è mai corso buon sangue, e la catalanofilia dell’ex tecnico spagnolo ha senz’altro aiutato a fare il resto.

A dirla tutta, è stato un fattore decisivo. Sergio Ramos infatti, numeri e prestazioni alla mano, una convocazione l’avrebbe meritata senz’altro – se non ad Euro2020, quantomeno al mondiale qatariota. E lo stesso Luis Enrique in un’intervista tenuta durante il mondiale aveva detto che « come altri calciatori della sua età, anche Sergio Ramos ha le stesse possibilità di essere convocato. Non sento la pressione di chiamarlo » (e s’è visto).



È una scelta insomma, quella di escludere Ramos dalla nazionale spagnola, che non sembra avere una reale ragione tecnica, e in Spagna se ne sono accorti. Ad esempio su Mundo Deportivo – quotidiano storicamente vicino al Barcellona e alla Catalogna – Dani Gil ha scritto che « fino alla partita col Bayern, [sotto Galtier] Sergio Ramos è stato straordinario. […] Ma la Selección gli ha sbarrato la porta in faccia ». Quella stessa Selección che in una lettera dai toni accorati il cavaliere Ramos ha definito « querida Roja ».

Sergio Ramos per la Nazionale spagnola ha giocato 180 partite, quasi tutte a livelli fenomenali, in strenua difesa – cavalleresca appunto – di quei colori che troppo spesso altri hanno ridotto a mera “filosofia di gioco”. Ramos ha aggiunto al bagaglio tecnico tattico ipercatalano della sempre vincente Selección di Del Bosque l’animo che terra andalusa e cultura madridista gli hanno donato da che era ragazzo. Oggi che è uomo, può vantare 16 anni di fedele servizio, il record di presenze con la nazionale e tre titoli che ne hanno scritto la storia: Euro 08 e 12, Mondiale 2010. Come ha giustamente specificato F.M. Ricci sulla Gazzetta dello Sport, « i primi due da terzino destro, il terzo da centrale ».

La Selección per Sergio Ramos è stata come lo specchio del suo splendore calcistico, certo realizzato coi successi in maglia Real – di cui è leggenda sempiterna – ma ricamato ad arte in maglia roja. Lo si avverte senza fatica dalle parole che l’attuale difensore centrale del PSG ha dedicato a quella porzione dimondo che lo ha superficialmente scaricato: « È arrivata l’ora, l’ora di dire addio alla nazionale, la nostra amata ed emozionante Roja. Questa mattina ho ricevuto la chiamata dell’attuale selezionatore che mi ha detto che non punta e non punterà su di me, indipendentemente dal livello che potrò mostrare o da come continuerà la mia carriera sportiva ».

LEGGI TUTTO ISCRIVENDOTI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Gruppo MAGOG

C’è ancora Zaccagni
Calcio
Gianluca Palamidessi
25 Giugno 2024

C’è ancora Zaccagni

Un miracolo del numero 20 regala all'Italia di Spalletti una seconda chance.
Perché gli italiani non tifano la Nazionale?
Editoriali
Gianluca Palamidessi
18 Giugno 2024

Perché gli italiani non tifano la Nazionale?

Una questione insieme storica e culturale, che va ben al di là del calcio.
Ancelotti, il più grande di tutti
Estero
Gianluca Palamidessi
02 Giugno 2024

Ancelotti, il più grande di tutti

Nel club che sta sopra tutto.

Ti potrebbe interessare

Lasciare a casa Sergio Ramos non è una scelta di campo
Papelitos
Gianluca Palamidessi
25 Maggio 2021

Lasciare a casa Sergio Ramos non è una scelta di campo

Un leader tanto decisivo da risultare scomodo.
Il calcio (non) è un gioco per tutti
Calcio
Guglielmo Russo Walti
16 Luglio 2021

Il calcio (non) è un gioco per tutti

Tra il dire e il fare, il mare di soldi del PSG.
Luis Enrique, leader e gentiluomo
Ritratti
Gianluigi Sottile
14 Luglio 2021

Luis Enrique, leader e gentiluomo

L'allenatore che non accetta compromessi.
Alleluja! Il mercato è finito (forse)
Papelitos
Luca Pulsoni
01 Settembre 2021

Alleluja! Il mercato è finito (forse)

Siamo usciti stanchi e nauseati da questa sessione.
La Spagna gioca al ritmo di Sergio Busquets
Calcio
Marco Armocida
01 Luglio 2021

La Spagna gioca al ritmo di Sergio Busquets

Un giocatore insostituibile.