Ultra
30 Marzo 2024

L'interismo artistico di Franco Califano

Tracce di tifo e d'amore, nel settore ospiti.

Partiamo dal 2006, quando l’Italia vinse i Mondiali e i reality show erano qualcosa di relativamente nuovo. In uno di questi, legato al mondo della musica (Music Farm, in onda per tre edizioni su Rai 2), le telecamere notturne riprendono alle 3 di notte un uomo che, rigirandosi incosciente in un sonno profondo e un in letto troppo piccolo, rompe il silenzio dicendo: «La formazione dell’Inter te l’ho detta? Toldo, Zanetti, Materazzi, Cordoba e Wome». Questo uomo inquieto, qualche notte dopo sempre e rigorosamente nel sonno, dirà: «Enricuccio, te lo devo dire. Questa Inter mi sta rompendo i coglioni».

Quell’uomo che di notte prende un’altra vita e un’altra forma risponde al nome di Franco Califano, Califfo per i suoi fans, come lui spesso amava dire stressando la s finale per dare l’idea della moltitudine.

Per lui tifare Inter era qualcosa di subconscio. Quasi un’allucinazione che esce nel sonno quando le difese della razionalità si sono abbassate. Califano, che ci lasciava esattamente 11 anni fa, non ha del resto niente di razionale e il suo tifo per l’Inter rappresenta, sempre in maniera viscerale, l’estremo di una vita fuori programma. Senza ripercorrere le gesta e la biografia (agiografia per alcuni) del Califfo, quello che qui si vuole creare è una playlist amorosa – come il discorso sull’amore di Roland Barthes – dove le canzoni del cantautore romano trovano corrispondenza nella sua amata Inter.

La califfologia non può non iniziare da questa canzone. Paradossalmente, ma nella vita del nostro Franco il paradosso è l’ordinario, questo brano fa parte del penultimo album della sua carriera. Con tanto di apparizione a Sanremo 2005 “Non escludo il ritorno” è stato scelto da Califano come epitaffio per la sua lapide nel cimitero di Ardea. Un tempo piccolo è stata anche ripersa da una fortunata e “ripulita” versione dei Tiromancino dove la frase “E buttai il mio cuore per qualunque cesso” diventò “Buttando il cuore in qualunque posto”.


Contrasti ULTRA

Dopo sette anni lanciamo la nostra sfida. E chiediamo il vostro sostegno per farlo. Contrasti ULTRA, il piano di abbonamenti della rivista, è lo sbocco naturale di un progetto che vuole svincolarsi dalle logiche dei trend topic e del clickbaiting, delle pubblicità invasive e degli investitori invadenti. Un progetto che vuole costruirsi un futuro solido e indipendente.

L'abbonamento darà accesso ai migliori articoli del sito e ad una newsletter settimanale di lotta, di visione e di governo. Il vostro sostegno, in questo grande passo, sarà decisivo: per continuare a rifiutare i compromessi, e percorrere fino alla fine questa strada - lunga, tortuosa, solitaria - che ci siamo scelti. Ora e sempre, il cuore resterà il nostro tamburo. Grazie.

Abbonati

Gruppo MAGOG

Non chiamateli ultras
Editoriali
Emanuele Meschini
04 Ottobre 2024

Non chiamateli ultras

A chi e cosa serve l'associazione ultras-mafia.
La gioia fa parecchio rumore
Recensioni
Emanuele Meschini
29 Settembre 2024

La gioia fa parecchio rumore

Recensione tardiva per un libro che non ha mode.
Quando Cabrini significava vacanza
Cultura
Emanuele Meschini
05 Agosto 2024

Quando Cabrini significava vacanza

Di cosa parlavamo, una volta, d'estate?

Ti potrebbe interessare

Hector Cúper
Ritratti
Marco Metelli
23 Novembre 2017

Hector Cúper

Fenomenologia di un antieroe.
Il soccer made in USA, un problema culturale
Editoriali
Gianluca Palamidessi
27 Aprile 2020

Il soccer made in USA, un problema culturale

Il gioco del calcio, in America, non è per tutti.
L’arte di perdere
Calcio
Maurizio Fierro
29 Maggio 2017

L’arte di perdere

Quando la sconfitta diventa un’arte: maggio 1967, una primavera molto nera e poco azzurra.
Joe Strummer, hooligan e punk
Cultura
Emanuele Iorio
11 Novembre 2021

Joe Strummer, hooligan e punk

Frontman dei The Clash, ultras del Chelsea.
David Bowie e Andres Iniesta, gli illusionisti
Calcio
Annibale Gagliani
08 Gennaio 2021

David Bowie e Andres Iniesta, gli illusionisti

Riflessioni oniriche in onore di David Bowie, che avrebbe compiuto 74 anni.