Il divieto di trasferta (ad Amsterdam) per i tifosi della Lazio è inaccettabile.
Con un comunicato dai toni finalmente decisi, il presidente della Lazio Claudio Lotito ha preso le difese dei propri tifosi e cittadini italiani in merito al divieto di trasferta deciso dal sindaco di Amsterdam nei giorni scorsi. La specifica sulla cittadinanza è d’obbligo, in questo caso, perché come già accaduto a Enschede – sempre in Olanda, sempre contro i tifosi biancocelesti – la particolarità del trattamento riservato ai tifosi ospiti è giustificato non da un divieto del club ajacide, né da una volontà UEFA, ma dalla longa manus delle istituzioni locali, che quindi devono rivolgersi non ai tifosi ma ai cittadini italiani tifosi, in questo caso della Lazio.
La pericolosità del precedente creato è talmente lampante da non dover essere esplicitata: se lo facciamo è solo per dovere di cronaca. Già il 26 novembre scorso sul sito dell’Ambasciata Italiana in Olanda era comparso un avviso che dichiarava esecutiva la sospensione dell’Olanda all’adesione del trattato di Schengen – i.e. eliminazione del controllo alle proprie frontiere, con introduzione della libera circolazione dei cittadini europei –, una notizia che era stata annunciata però lo scorso 13 novembre e, quindi, dicono molti giornali, non sarebbe direttamente rivolta ai tifosi laziali. Ma allora, perché tutto questo polverone?
La motivazione è innanzitutto economica, qualcuno direbbe di buon senso, anche se questa locuzione fa quasi sorridere se pensiamo al reale trattamento riservato ai tifosi in giro per il mondo, senza distinzione di etnia o religione – anche se su questo ci sarebbe da ridire. Cosa fare, cioè, con tutti quei tifosi che hanno preso due giorni di permesso, o anche uno soltanto, che hanno prenotato alberghi e voli aerei? Tutto in fumo per la decisione di un sindaco (sindaca, pardon) a poco più di due settimane dalla partita? Basta davvero soltanto una nota, squallida nei contenuti e ancor più squallida nelle motivazioni della scelta, per imporre ai tifosi, a dei cittadini europei, di viaggiare in Europa?
« La dichiarazione pubblica secondo cui “I sostenitori della S.S. Lazio si comportano regolarmente in Europa in modo intollerabile, non esitando a commettere reati. […] Per domare o prevenire il disturbo dell’ordine pubblico sono stati necessari un notevole dispiegamento di forze di polizia, la creazione di aree a rischio per il mantenimento della sicurezza e l’emanazione di ordinanze speciali per fronteggiare l’emergenza. Ad Amsterdam la situazione non sarebbe diversa” non è corroborata dai fatti, ma evidenzia un generico pressapochismo nella gestione dell’attuale controversia e una scarsa conoscenza del teatro operativo », ha giustamente scritto Claudio Lotito nella nota ufficiale del club di cui sopra. Aggiungendo poi che . . .