Papelitos
13 Aprile 2018

Miss Sarajevo

Il calcio porta speranze in una terra falcidiata dal genocidio. Memorie.

Primo marzo 1992, un aspirante Stato, che canta a Occidente e sogna a La Mecca, è costretto a combattere per cucire la propria bandiera. La Bosnia Erzegovina è odiata dai fratelli slavi e croati poiché sostenitrice tra Balcani di un’alba nuova. Il conflitto dura più di tre anni, miete oltre centomila vittime, dissangua Sarajevo e tutto circondario. Guerra funzionale alle super potenze mondiali, che per senso di pietas, portano la pace nell’accordo di Dayton, in Ohio.

Gli orrori del genocidio bosniaco

Novembre 1995, USA e Germania i cerimonieri, Richard Shepard nella pellicola The Hunting Party, il narratore che diffonde la verità sugli eventi. 6 novembre 1996, a Sarajevo si cammina ancora sulle macerie, il ronzio sordo delle bombe tormenta gli slanci di poesia. Ma come cantano gli U2 e Pavarotti in Miss Sarajevo, «C’è un tempo per correre al riparo, c’è un tempo per baciare, c’è un tempo per colori diversi»: sono quelli strabilianti dello Stadio Kosevo, teatro di una festa calcistica, l’amichevole tra Bosnia-Italia.

 

Il resoconto dell’amichevole di Sarajevo

 

È ora di pranzo, la nazionale di casa ha un fascino illuminante, come le giovani donne dipinte da Mersad Barber. Hasan Salihamidzić ed Elvir Bolić, dopo aver vestito i panni di calciatori combattenti, regalano un ideale storico alle anime bosniache:

«Se possiamo battere i vicecampioni del mondo per 2-1, i migliori talenti d’Europa, immaginate che risultati incredibili possiamo raggiungere uniti in democrazia». Il poeta Izet Sarajlić sposava i gesti stoici dei due calciatori, e invitava i giovani conterranei a non avere fretta, cantando così:

«La poesia sono le disfatte.

Alla fine vi hanno aspettato, forse, davvero le rose,

ma per molto tempo – a destra e a sinistra – ci sono le spine».

Gruppo MAGOG

Craxi e il Toro, un amore da Prima Repubblica
Cultura
Annibale Gagliani
24 Febbraio 2023

Craxi e il Toro, un amore da Prima Repubblica

Il Bettino calciofilo, presidente ombra dei granata.
Morten Hjulmand, il duca di Lecce
Ritratti
Annibale Gagliani
21 Febbraio 2023

Morten Hjulmand, il duca di Lecce

Un capitano che incarna i valori di una squadra.
Il testamento di Stradivialli
Altro
Annibale Gagliani
06 Gennaio 2023

Il testamento di Stradivialli

Un modello da imitare per gli sportivi senza personalità.

Promozioni

Con almeno due libri acquistati, un manifesto in omaggio

Spedizione gratuita per ordini superiori a 50€

Ti potrebbe interessare

A che punto è la notte del rugby italiano?
Altri Sport
Lorenzo Innocenti
22 Marzo 2022

A che punto è la notte del rugby italiano?

Stato della (dis)unione dell'ovale tricolore.
La quasi perfetta simmetria delle Paralimpiadi
Altri Sport
Gabriele Fredianelli
07 Settembre 2021

La quasi perfetta simmetria delle Paralimpiadi

La spedizione olimpica giapponese è stata la punta dell’iceberg della migliore Italia sportiva paralimpica.
Il calcio dai tifosi e per i tifosi
Interviste
Domenico Rocca
30 Luglio 2020

Il calcio dai tifosi e per i tifosi

Intervista a Supporters in Campo, il progetto italiano che promuove la partecipazione attiva dei tifosi.
Berlino 1936, il Ferragosto d’oro del calcio italiano
Calcio
Diego Mariottini
15 Agosto 2021

Berlino 1936, il Ferragosto d’oro del calcio italiano

La nazionale di Pozzo che vinse l'oro alle Olimpiadi.
Irma Testa, nella direzione giusta
Altri Sport
Antonio Aloi
01 Agosto 2021

Irma Testa, nella direzione giusta

La rivincita della scuola pugilistica italiana.