Motori
08 Luglio 2024

Lewis Hamilton è ancora il più forte

Nel tempio della F1 a Silverstone, dimostra ancora di essere un campione straordinario.

In una gara dal sapore antico, sportivamente ancestrale, emozionante dall’inizio alla fine, come non si vedeva da tanto in Formula 1, a vincere è Sir Lewis Hamilton, al volante della non più sua Mercedes. «Un bel modo di salutarsi» dirà, commosso, Toto Wolff a fine gara. Un trionfo emozionante, puro, orgoglioso, da leone ancora affamato, a 39 anni. Non è rimasto che l’onore e il rispetto agli avversari, per quanto visto in pista. Un successo che all’inglese vale il record di vittorie a Silverstone, ben 9, superando un certo Michael Schumacher.

Una gara che ha confermato quanto i circuiti della vecchia scuola conservino uno spessore differente, un’epica impalpabile, luoghi dove le sfide (e le vittorie) hanno un altro sapore.

Hamilton vince “a casa sua”, per riprendere un Sebastian Vettel d’annata, di fronte ai 500.000 che sono accorsi a vedere il Gran Premio più sentito del mondo, il più inglese degli inglesi (pur essendoci anche George Russell e Lando Norris, il tifo era prevalentemente per lui), nella maniera più emozionante, sul filo del rasoio, in condizioni di misto bagnato-asciutto, resistendo nel finale agli attacchi e alle strategie dei piloti e delle squadre del momento: la Red Bull di Max Verstappen e la McLaren di Lando Norris.

Una battaglia tra titani, uno scontro di squadre, un confronto di generazioni, entusiasmante da togliere il fiato fino alla bandiera a scacchi. Nel frattempo la nuova squadra di Sir Lewis, la Ferrari, continua ad arrancare rispetto agli avversari anche nelle scelte e nelle strategie di pista. Con un Charles Leclerc al limite della disperazione.



Gara sublime, che ha rimesso in pace coi sensi tutti quegli appassionati abituati ad addormentarsi al grido di “zero sorpassi” o “dominio di Verstappen”, con quattro/cinque potenziali vincitori fin dall’inizio, con pioggia e condizioni di asfalto al limite che hanno fatto emergere il talento, la velocità, il controllo e la capacità di concentrazione di questi straordinari cavalieri del volante. George Russell ci ha provato all’inizio, ma nel passo gara e con l’arrivo del bagnato ha dovuto cedere al compagno Lewis, ancora re della pioggia, mentre le monoposto del momento, le McLaren, tentando di risalire la china, hanno perso per strada il fortissimo Oscar Piastri per colpa di una strategia che lo ha visto “sacrificato” dal team.

Una gara che rilancia la Mercedes anche come contendente in campionato, contro una Red Bull in fase di stallo e una McLaren saldamente in lotta. Ferrari invece buio pesto nella trasferta inglese, in confusione con gli assetti e col fiato lungo in termini di gestione weekend: la maturità di un pilota come Lewis sarà un forte valore aggiunto dal prossimo anno.

Non è un caso che questo livello di spettacolo sia andato in scena sul circuito di Silverstone, tempio della Formula 1, un luogo che racchiude in sè la storia dell’automobilismo sportivo. Le piste del vecchio mondo, della vecchia Europa, quelle dove il motorsport è nato, quelle che faticano a ritagliarsi un posto nel calendario moderno visti i budget stellari richiesti da Liberty Media e che rischiano spesso di essere sostituite dai ben più ricchi circuiti del Medio-Oriente, dell’Asia o da quelli “cittadini” statunitensi. A maggior ragione, l’ex aeroporto militare di Silverstone ha scritto un’altra pagina importante di storia.

Leave me to it, mate”.

Così Hamilton ha chiuso le comunicazioni radio per gli ultimi dieci, decisivi, giri del Gran Premio, guardando negli specchietti gli arrembanti Lando Norris e Max Verstappen, sempre più vicini. Peter Bonnington detto Bono, suo ingegnere di pista, si è zittito e limitato a comunicare quanti giri mancassero alla bandiera a scacchi. E poi, con l’olandese volante che stava risalendo, il trionfo. Una volata straordinaria, seconda solo a quella vittoria in 3 ruote, storica, del 2020. «Pensavo di non essere più all’altezza» ha dichiarato, tra le lacrime, a fine gara. L’incubo di ogni sportivo. Ma Lewis Hamilton è ancora il più forte, e da ieri il più vincente di sempre, a casa sua.

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