Angelo Ceci
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Anche quest’anno, in terra d’Albione, si gioca a Santo Stefano, il primo dell’anno e nei giorni a seguire. In Italia l’esperimento, subito abortito, è durato la bellezza di un anno, mentre oltremanica il Boxing Day è un evento calcistico consolidato non tanto per motivi di organizzazione del calendario o per questioni legate ai diritti televisivi, bensì per un’antichissima tradizione.
Partendo dal nome, esso potrebbe derivare o dalla scatola (“box”) di regali che i padroni donavano ai servi – e che questi ultimi condividevano con la propria famiglia il giorno dopo il Natale –, oppure da una scatola messa a disposizione dei fedeli nelle chiese in cui si potevano depositare offerte per i poveri e per la comunità. Se però l’etimologia è ancora incerta, non si può dire altrettanto dell’origine di questa celebrazione in territorio britannico. Si sa infatti con certezza che essa risale all’ultima fase dell’Impero Romano d’Occidente, poco prima che si disgregasse e iniziasse il Medioevo.
E così, oltre ad essere una festività sul calendario, il 26 dicembre si è tramutato anche in una vera e propria festa dello sport. In tutti gli stati costituenti il Regno Unito si giocano i campionati dei due sport più importanti: il rugby e il calcio. Per quanto riguarda la palla ovale, in passato la tradizione voleva addirittura che si affrontassero il Leicester e i Barbarians, due delle compagini più importanti al mondo.
Per quanto concerne invece il football, una delle certezze più antiche e significative ha luogo in Irlanda del Nord: ogni Boxing Day (o il 27, in caso il 26 capiti di domenica) si sono sempre scontrate Linfield e Glentoran, le due squadre principali di Belfast e dell’intero Ulster, denominate “The Big Two”. Seppur non vi siano forti differenze di credo religioso come ad esempio in Scozia nell’Old Firm, la rivalità tra le tifoserie è accesissima e, pertanto, questa sfida è la più attesa dell’anno.
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Passando all’Inghilterra, e più ampiamente al calcio in generale, il 26 dicembre è comunque una data segnata nei libri di storia. Nel 1860, infatti, si disputò il primo incontro in assoluto di calcio: a Crosspool, un sobborgo di Sheffield, si affrontarono l’Hallam F.C. e lo Sheffield F.C., quest’ultimo noto per essere il più antico club calcistico, fondato il 24 ottobre 1857.
Nella cornice del più antico impianto calcistico, il Sandygate Road (tuttora campo dell’Hallam), i 36 giocatori in campo agli ordini del Sig. Richard L. Douglas diedero vita al primo match di football. Da allora moltissime cose sono cambiate, in primis le regole: la partita, ad esempio, fu giocata 20 contro 16; nonostante ciò, il 2-0 degli ospiti rimarrà negli annali per sempre, così come il goal di Creswick, il primo di sempre.
La tradizione andata avanti per anni in Inghilterra era che si affrontassero in questo giorno squadre geograficamente vicine, per far sì che allo stadio potessero andarci anche i tifosi ospiti. In quest’occasione, ovviamente, venivano disputati numerosi derby: ciò da un lato rappresentava un potenziale rischio in grado minare l’aria di festa sugli spalti, ma dall’altro rendeva il Boxing day un evento ancora più atteso ed elettrizzante.
Diversi anni fa poi si giocava anche nel giorno di Natale e, sempre per tradizione, ad affrontarsi erano le stesse squadre che si sarebbero poi ritrovate il turno successivo: in questo modo si disputava una sorta di partita andata e ritorno, con moltissimi tifosi che affollavano gli spalti in entrambi i giorni. Nel 1958, però, la Football Association decise di sospendere la consuetudine del match di Natale e di lasciare esclusivamente quello di Santo Stefano.
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Una curiosità riguardo questa giornata risale al 1963. Durante il gelido inverno di quell’anno, uno dei più rigide degli ultimi decenni, si giocarono ugualmente le partite del Boxing Day nonostante le temperature proibitive: quella giornata passò alla storia per la prolificità degli attaccanti – o la penetrabilità delle difese, a seconda dei punti di vista.
Nelle dieci gare si segnarono ben 66 goal: media di ben 6.6 goal a partita, con i seguenti risultati:
Fulham 10-1 Ipsiwch; West Ham 2-8 Blackburn; West Bromiwch 4-4 Tottenham; Burnley 6-1 Manchester United (ebbene sì, è successo davvero); Liverpool 6-1 Stoke City; Nottingham Forest 3-3 Sheffield United; Blackpool 1-5 Chelsea; Wolverhampton 3-3 Aston Villa; Sheffield Wednesday 3-0 Bolton; Leicester 2-0 Everton. Insomma, il Boxing Day non è di certo un giorno come gli altri. Per una volta poi che un’abitudine deriva da una tradizione sincera e radicata, e non dalla resa alle esigenze di sponsor e Pay tv, possiamo solo che augurarle lunga vita.