Altri Sport
05 Settembre 2022

Il terrore ai giochi

Mezzo secolo fa, la strage che cambiò per sempre lo sport.

Con i Giochi del ‘72 la Germania voleva cancellare il ricordo di quelli “nazisti” del ‘36: ora era un Paese democratico, teatro di una guerra pacifica fra popoli. L’ombra del passato aleggiava però ancora così tanto che le misure di sicurezza furono volutamente assai scarne. In realtà una guerra era in corso, anche se fredda. Si infiammò nella finale di basket: tra scontri e proteste, l’URSS interruppe la striscia di 63 vittorie degli Stati Uniti alle Olimpiadi inaugurata proprio a Berlino ‘36.

Ma tra il 5 ed il 6 settembre alla Germania sembrò di ripiombare in un incubo. Una partita terribile che fece vittime di eventi molto più grandi dei loro uomini di sport: uccisi dal conflitto israelo-palestinese in terra tedesca.

Tutto ebbe inizio al Villaggio olimpico sulla Connollystraße. Nell’edificio 31 riposavano gli israeliani: i pesisti David Berger, Ze’ev Friedman e Yossef Romano; Yossef Gutfreund, arbitro di lotta greco-romana; i lottatori Eliezer Halfin e Mark Slavin; l’allenatore di atletica leggera Amitzur Shapira e quello di lotta greco-romana Moshe Weinberg; André Spitzer, maestro di scherma; Kehat Shorr, tecnico del tiro a segno; Yakov Springer, giudice di sollevamento pesi. Molti erano emigrati in Israele dai Paesi d’origine ed avevano già visto la Storia: Friedman, Shorr e Springer vivendo la Shoah e Romano combattendo la Guerra dei Sei giorni.

Verso le 3:30 del 5 settembre si mossero gli uomini di Settembre Nero: il capo Luttif Afif detto Issa, col volto coperto da lucido per scarpe, occhiali da sole e un cappellino bianco; Yusuf Nazzal conosciuto come Tony con un cappello da cowboy; Paolo ossia Afif Ahmad Hamid; Khalid Jawad noto come Salah; Ahmad Shiq Taha detto Abu Halla; Mohammed Safadi “Badran”, Adnan al-Gashei “Denawi” e Jamal al-Gashei “Samir”.

Issa e Tony conoscevano il Villaggio olimpico per averci lavorato durante la costruzione. Avevano l’ordine di non uccidere gli israeliani per scambiarli con altri prigionieri ed usare armi e bombe a mano solo per difendersi, far pressione sulle autorità o in casi estremi. Segue ora il racconto di un disastro. Crudele e totale.


L’articolo continua sulle colonne del Cuoio


SUPPORTA !

Ormai da anni rappresentiamo un’alternativa nella narrazione sportiva italiana: qualcosa che prima non c’era, e dopo di noi forse non ci sarà. In questo periodo abbiamo offerto contenuti accessibili a tutti non chiedendo nulla a nessuno, tantomeno ai lettori. Adesso però il nostro è diventato un lavoro quotidiano, dalla prima rassegna stampa della mattina all’ultima notizia della sera. Tutto ciò ha un costo. Perché la libertà, prima di tutto, ha un costo.

Se ritenete che Contrasti sia un modello virtuoso, un punto di riferimento o semplicemente un coro necessario nell'arena sportiva (anche quando non siete d’accordo), sosteneteci: una piccola donazione per noi significa molto, innanzitutto il riconoscimento del lavoro di una redazione che di compromessi, nella vita, ne vuole fare il meno possibile. Ora e sempre, il cuore resterà il nostro tamburo.

Sostieni

Gruppo MAGOG

Cossiga e lo stile Juventus
Cultura
Francesca Lezzi
29 Gennaio 2022

Cossiga e lo stile Juventus

Il più bianconero tra i nostri Presidenti della Repubblica.
Il Quidditch (ahinoi) esiste davvero
Altro
Francesca Lezzi
06 Dicembre 2021

Il Quidditch (ahinoi) esiste davvero

Alla faccia di Harry Potter e della magia.
Lo sport nel Nazismo
Cultura
Francesca Lezzi
10 Settembre 2021

Lo sport nel Nazismo

Una preparazione alla guerra.

Promozioni

Con almeno due libri acquistati, un manifesto in omaggio

Spedizione gratuita per ordini superiori a 50€

Ti potrebbe interessare

Juan Martìn Del Potro, eroe del popolo
Altri Sport
Enrico Ricciulli
26 Giugno 2021

Juan Martìn Del Potro, eroe del popolo

Un gigante dal cuore d'oro che lotta per non arrendersi.
Valanghe (azzurre) in arrivo
Altri Sport
Alberto Girardello
18 Dicembre 2017

Valanghe (azzurre) in arrivo

Fuori dai canali di comunicazione mainstream si gioca la battaglia pre-olimpica negli sport invernali
Jury Chechi, sfidare i limiti della fisica
Ritratti
Edoardo Salvati
11 Ottobre 2020

Jury Chechi, sfidare i limiti della fisica

Jury Chechi non è soltanto una leggenda degli anelli, ma è anche un'icona nazionale.
Il Tiro con l’arco ha radici profonde
Altri Sport
Gennaro Chiappinelli
11 Gennaio 2023

Il Tiro con l’arco ha radici profonde

Una disciplina in cui riecheggiano millenni di storia.
Boris Arkadiev, maestro del calcio sovietico
Ritratti
Andrea Tavano
21 Settembre 2021

Boris Arkadiev, maestro del calcio sovietico

Demiurgo (a sue spese) dello sport nell'URSS.