L'Europa si è svegliata.
Avete presente l’ultima tendenza dell’internet, l’evil meme? Ecco, chiudete tutto, perché da qualche ora abbiamo un vincitore: David evil Beckham. Da quando, almeno, è stata resa pubblica la notizia che lo vorrebbe testimonial dei prossimi Mondiali qatarioti. Il condizionale è d’obbligo perché la notizia, ufficiale, ha destato tanto scandalo nell’opinione pubblica e social (inglese, soprattutto, ma non solo) da obbligare Becks al silenzio stampa – e, chissà, magari anche al dietrofront sull’accordo.
Partiamo dunque dalle cifre dell’affare: «la sua faccia», ha scritto Il Fatto, «vale 177 milioni di euro e David Beckham ha scelto di offrirla al Qatar, diventando così il testimonial dei prossimi Mondiali di calcio nel 2022». Ma non è tutto – sebbene sia già molto. «Il suo compito, si legge ancora nell’articolo, sarà quello di promuovere l’immagine del Paese in giro per il mondo, con particolare attenzione a “turismo e cultura”. Un ruolo attivo, quindi, che però ignora totalmente le questioni relative al rispetto dei diritti umani».
Questioni che ovviamente, aggiungiamo noi, sono state ampiamente prese in considerazione dalla FIFA, dalle federazioni e dai singoli giocatori al momento dell’assegnazione – e da lì fino ad oggi, quando a poco più di un anno dal mondiale ci si è svegliati come d’improvviso da un brutto sogno. A Roma si direbbe: te sei svejato tutto sudato. Peccato che questa Europa offesa e indignata, dell’incubo, ne ha fatto parte fin dai primordi. E ne fa ancora parte attivamente.
Ha ragione Amnesty International a sollecitare Beckham, gentleman britannico, «ad informarsi sulla situazione dei diritti umani, profondamente preoccupante in Qatar». Solo non capiamo perché l’unico vero bersaglio sia lo Spice Boy. Lo sa, Amnesty, che la Francia è in strettissimi rapporti con l’establishment qatariota da anni e che Nasser Al-Khelaïfi ha scelto il Paris Saint-Germain per ragioni tutt’altro che romantiche?
Che cosa dire, poi, della FIFA, la massima organizzazione calcistica a livello mondiale, che ha appoggiato fin dall’inizio la candidatura del Qatar favorendone la vittoria finale – dietro lauto compenso, ça va sans dire? Già sponsor di Uefa Euro 2020, Qatar Airways sponsorizza anche FIFA, CONMEBOL, Paris Saint-Germain, AS Roma, Boca Juniors, FC Bayern München, K.A.S. Eupen e Al Sadd SC.
Perché ci svegliamo improvvisamente tutti sudati? Serviva davvero la partnership con David Beckham per scandalizzarsi del (rapporto tra il mondo del calcio e il) Qatar – evil Nation per eccellenza, a quanto pare? Dal canto nostro, abbiamo già analizzato le cause profonde – più o meno rivelate alla luce del sole – degli accordi tra una delle nazioni più piccole e potenti al mondo e il calcio – zona franca di soft-power da un bel po’ (vedi lo sbarco dei sauditi in Premier League, a proposito di diritti umani). Tutti contro il Qatar. Eppure tutti con il Qatar. Lo avevamo già scritto tempo fa: perché boicottare quando si può sensibilizzare?