Calcio
21 Novembre 2020

La nuova estetica del calcio è un ritorno al vintage

Lyle&Scott e Lovers FC, tra cultura Casual e Football.

Ritorno all’ordine. È con l’espressione coniata per indicare il rifiuto delle avanguardie artistiche a cavallo tra le due guerre mondiali, a seguito della sbronza Cubista e Futurista di inizio secolo, che potrebbe essere definita la nuova collezione di Lyle & Scott in collaborazione con Lovers FC.

 

 

Where Football and Streetwear Collide,” questo il motto del brand di design calcistico londinese fondato nel 2017 con lo scopo di proiettare sugli scenari della moda contemporanea la passione e la cultura nei confronti delle divise del passato. Non nuovo a collaborazioni prestigiose (si vedano le partnership con il brand londinese YMC e con Versace), Lovers FC è ritornato idealmente a casa, unendo le forze con Lyle & Scott per una capsule collection in tiratura limitata. Ispirati dall’estetica e dal design sportivo a cavallo tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio dei ‘90, i due brand hanno re-immaginato dieci divise iconiche, tra club e nazionali.

 

In anni in cui l’atto di scandalizzare e stravolgere i canoni in materia di design dei kit sembra essere fatto equivalere al genio creativo, Lovers FC offre una lezione di raffinatezza, ortodossia e, senza dubbio, stile.

 

Neal Heard, fondatore di Lovers FC, nonché consulente di moda e autore dei due seminali titoli Trainers (2003) e The Football Shirt’s Book – A Connoisseur Guide (2017), è un raro esempio di equilibrio tra calcio e moda. Ex Casual e collezionista di sneakers e divise retro, Neal ha saputo conciliare il rispetto verso la tradizione propria del cultore all’appeal per lo streetwear nella moda contemporanea.

 

 

Streetwear inteso come stile di vita, anziché come mero vezzo soggetto al volubile mutare di trend e collezioni. Una dimensione del vivere l’abbigliamento che sposa il passato di Heard sulle gradinate britanniche degli ‘80, ragione che lo ha portato a scegliere Lyle & Scott per quella che può essere considerata la collezione più filologica mai affrontata da Lovers FC.

 

“Sono cresciuto, durante gli anni ‘80, come un Casual, sottocultura autentica che sapeva come vestirsi nel caos che erano gli stadi in quegli anni. I Casuals si appropriarono, prima di ogni altra scena, di diversi brand, tra cui Lyle & Scott,” racconta Heard, “Quando ho pensato ad una collezione di maglieria, la mia mente è subito andata a loro. C’è sempre stata un’affinità ed un legame personale con questo brand.”

 

lyle&scott lovers fc
Un assaggio della collezione firmata Lyle&Scott x Lovers FC

 

 

Forte dell’ultracentenaria esperienza del marchio scozzese, la scelta di optare per il knitwear su divise che, nella maggior parte dei casi, erano originariamente realizzate in tessuto sintetico ha dotato le maglie di rinnovata identità e carattere. La collezione, infatti, trae ispirazione a piene mani dall’Heritage di Italia ’90 e del calcio europeo del periodo.

 

“Molti Britannici di una certa età, come me, hanno una certa fascinazione nei confronti del glamour esotico della Serie A grazie a Football Italia su Channel 4 (contenitore calcistico in onda tra il 1992 ed il 2002, ndr). Inoltre, partecipai come spettatore ad Italia 90 e, ai miei occhi, i kit di quel mondiale, oltre ad apparire esotici, erano veri gioielli.”

 

Dalla rivisitazione dell’iconico kit Adidas della Germania Ovest campione ad Italia ’90 a quella della Sampdoria Scudetto del 1991, la capsule collection, però, prende spunti anche da altri decenni e continenti. La divisa casalinga del Bocas Junior di Maradona diventa sia polo che maglione girocollo, così come simile trattamento è riservato all’Olanda di Euro 88 e all’austera e sovietica divisa nera di Lev Yashin.

 

 

A conciliare, meglio di ogni altra divisa, il sodalizio tra Lovers FC e Lyle & Scott è però la maglia da trasferta del Belgio di Euro ’84. Con il motivo a losanga sul petto, la polo in raffinato cotone ricamato secondo la tecnica delle divise dei ‘60 e ‘70, richiama il legame con la tradizione Casual tanto del brand quanto di Heard. Classico del vestiario delle terraces inglesi del periodo, la trama argyle veniva adottata su polo, maglioni (vedi, oltre a Lyle & Scott, il marchio Pringle) ed anche calze come le Burlington, un classico dei Paninari italiani diventati poi fonte di ispirazione per i giovani britannici.

lyle&scott lovers fc
La rivisitazione di alcuni iconici kit per nazionali e per club è originale e innovativa

 

 

È indubbiamente l’amore per la tradizione ed il dettaglio radicato in Neal a far sì che la collezione non sminuisca le divise, ma anzi le elevi a oggetti fruibili nel vestiario quotidiano, come solo i migliori kit d’altri tempi sanno essere. Interrogato sull’annosa questione del rispetto delle tradizioni in tempi tanto sperimentali (si veda, tra le altre, la collaborazione tra Adidas e il rapper americano Pharrell Williams che ha, letteralmente, ridisegnato a pennarello sbavato alcuni kit di squadre sponsorizzate dal marchio tedesco) Neal replica:

 

“Prendo molto seriamente il dilemma etico del rispettare una divisa. Sono un appassionato del calcio tradizionale, dunque ci sono certi aspetti dei kit e dei loro stemmi che credo non debbano essere stravolti. Di conseguenza, non esagero mai con i miei design, tantomeno cerco di oltraggiare una maglia.

 

Il mondo degli appassionati delle maglie da calcio si divide tra la vecchia generazione che è piuttosto scocciata con questa ‘new wave’ di kit ed una generazione più giovane che è invece più ricettiva ed aperta al cambiamento. Questi due aspetti possono convivere e funzionare se rispettiamo ed amiamo le divise originali, così da trovare una sottile linea di contatto [tra i due mondi] su cui lavorare.”

 

A rafforzare ulteriormente l’ethos di Lovers FC è l’attenzione della collezione nei confronti della vestibilità dei design. Le divise sono, infatti, concepite come capi unisex che contribuiscono dunque a creare un’idea di calcio che, senza perdere la sua mascolinità e sentimento di cameratismo, si rende accessibile alla partecipazione femminile. “Credo che il calcio debba essere un’esperienza di tutti. Fortunatamente, al momento, le donne si stanno sentendo sempre di più a loro agio e parte della storia di questo sport,” chiosa Neal, “Anzi, mi auguro che questo trend possa continuare a lungo.”

 

 

 

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